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VINO & GUIDE - CARLIN PETRINI, PRESIDENTE INTERNAZIONALE SLOW FOOD: “I TEMPI SONO MATURI PER ANDARE OLTRE LE GRADUATORIE. NO A DISTINZIONI TRA PRODOTTI DI SERIE A E B, MA METTERE INSIEME QUANTI FANNO QUALITA’ ED UN CORRETTO APPROCCIO CON IL VINO”

Italia
Carlo Petrini

“I piccoli vini e le Maserati enologiche dovrebbero stare insieme. I vigneron, siano essi marchesi o industriali, non devono dimenticare prima di tutto che sono agricoltori. Per questo non devono esistere guide per la serie A o per la serie B. I tempi sono maturi per ragionare in un altro modo, che non veda graduatorie di merito ma che sia basato sulla qualità di quanti hanno un corretto approccio con il vino”. Parola di Carlin Petrini, presidente internazionale di Slow Food, che a Torino, nel Salone del Vino, ha “animato” la presentazione de “La guida al vino quotidiano”, che raccoglie i migliori prodotti enologici italiani a meno di 8 euro.

Carlo Petrini ha poi ricordato come “la nostra guida nasce con la logica di mettere un livello che è quello di 8 euro. Ma il pane quotidiano come il vino quotidiano, rappresentano un concetto basato sui nostri bisogni. La quotidianità non può essere quantificata perché va in base ai nostri bioritmi, alle nostre esigenze di vita. Questa nostra guida, ma anche quella realizzata con il Gambero Rosso, hanno un’impostazione obsoleta nella loro profonda essenza”.

Ai vignaioli il fondatore di Slow Food ha poi consigliato di “avere sempre coscienza, e quando uscite sul mercato con i vostri prodotti fate sì che questi non siano influenzati dalle tendenze del momento, ma siano espressione della vostra identità di produttori”. E poi ancora “assumete le guide in modo dialettico perché non sono il Vangelo e quando i consumatori assaggiano sono poi loro a fare le categorie”.

“Oggi in Italia è veramente difficile fare vino cattivo e bisogna impegnarcisi. Le aziende comunque non dimentichino che la solidarietà è la più grande forza che hanno al mondo. La solidarietà - ha aggiunto - e aiutarsi l’un l’altro, e paga più dell’accidia”.

Da Petrini anche una riflessione sull’agricoltura e sulle polemiche legate all’aumento dei prezzi di pane, pasta, vino ed altri prodotti: “il cellulare - ha ricordato - assorbe ormai il 13% del nostro reddito, il cibo ormai solo il 15%. E’ questa la nostra post-modernità? Come possiamo arrabbiarci se la pasta aumenta del 13% mentre con i telefonini ci sfilano i soldi senza che nemmeno ce ne accorgiamo e senza sapere che ci sono gli aumenti?”. Petrini ha quindi commentato che “stiamo perdendo la trebisonda rispetto ai prodotti agricoli. Ci scateniamo sull’aumento di zucchine, pasta, melanzane, ma mai nessuno è felice se un contadino guadagna di più. Perché questi parametri di efficienza devono valere solo per gli imprenditori e non per gli agricoltori?”.

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