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EVENTI E CORONAVIRUS

Vino, l’orizzonte è l’autunno. Vinitaly: “a disposizione per un evento innovativo per le aziende”

E mentre Veronafiere annuncia più investimenti sugli eventi all’estero, arrivano le idee di “Milano Wine Week” e “Merano Wine Festival”

L’emergenza Coronavirus, ancora, è soprattutto sanitaria. Con centinaia di morti, ancora, ogni giorno. Ed è difficile capire quanto durerà. Banale, forse, ma è giusto ricordarlo. Non di meno, si pensa anche all’economia, che è fatta anche di programmazione, e di eventi di business. Che si cerca di mettere o mantenere in calendario, nella consapevolezza che è un “calendario della speranza”, suscettibile di cambiare da un momento all’altro. La vicenda Vinitaly lo dimostra appieno, con il salto dell’edizione 2020, per la prima volta nella storia della fiera di Verona, e con l’appuntamento al 2021 (a Verona, dal 18 al 21 aprile, e con OperaWine il 17 aprile, ndr). Una sosta forzata, quella della più importante piattaforma di supporto al business e di promozione del vino italiano, che ha spinto Veronafiere a guardare oltre.
Con investimenti straordinari sugli eventi all’estero, che sarà fondamentale coltivare ancora di più per provare a recuperare le perdite, almeno in parte, dei prossimi mesi, ovvero Vinitaly Chengdu, Vinitaly China Road Show, Wine South America (23-25 settembre 2020), Vinitaly Russia (26 e 28 ottobre 2020), Vinitaly Hong Kong (5-7 novembre 2020), Wine To Asia (9-11 novembre 2020) e le iniziative della Vinitaly International Academy (Via). E, magari, con un evento autunnale anche in Italia, sperando di poter celebrare, in qualche modo, la fine dell’emergenza e il rilancio del Paese anche attraverso il vino, come proposto dal dg di Veronafiere Giovanni Mantovani: “ci mettiamo a disposizione del settore e del sistema della promozione per considerare la realizzazione di un evento innovativo il prossimo autunno a servizio delle aziende. In un post emergenza per noi si chiama rinascita. L’idea, cui le principali associazioni del settore hanno già espresso piena disponibilità nell’ultima riunione (23 marzo), è incrociare il nostro know-how con le proposte del settore in funzione di un evento da programmare per l’autunno 2020, emergenza permettendo. Potremmo essere il collettore di una iniziativa ancora tutta da costruire e che, tengo a sottolinearlo, non vuole essere un business per Veronafiere. Le parole d’ordine della rinascita, per il settore ma non solo, dovranno essere business e comunicazione: è questo che vogliono i produttori - sottolinea Mantovani - è ciò che vorrà il mercato, è il mestiere che sanno fare Vinitaly e Veronafiere”.
Evento che potrebbe arrivare in un autunno, dunque, che, peraltro, vede confermati già due eventi enoici di ampio respiro, uno ancora giovane, come la “Milano Wine Week”, che vedrebbe la sua edizione n. 3 in scena dal 3 all’11 ottobre, in una Milano che oggi più che mai, insieme alla vicina Bergamo ed a tutta la Lombardia, è il centro dell’emergenza Covid-19 in Italia, e un altro ormai storicizzato, il “Merano Wine Festival”, nato nel 1992, la cui edizione 2020 è in calendario dal 6 al 10 novembre. A comunicarlo gli organizzatori Federico Gordini ed Helmuth Köcher, in una nota congiunta, arrivata, a poche ore, dall’annuncio del rinvio di Vinitaly 2020.“In questo momento complicato per tutti, i produttori hanno ben altre priorità legate alle difficoltà di gestione delle aziende e del loro personale e certamente le manifestazioni non rientrano tra queste. Da settimane ci stiamo confrontando - spiega la nota - e stiamo sviluppando una piattaforma di opportunità per le aziende vitivinicole da realizzare tra ottobre e novembre in concomitanza dei due principali eventi autunnali del vino in Italia, “Milano Wine Week”e “Merano Wine Festival”. Un asse Milano-Merano sempre più unito, ma aperto ad altre realtà e organizzazioni che vogliano unirsi sinergicamente per offrire maggiori opportunità alle aziende produttrici stressate dalle difficoltà del momento. Siamo pronti ad accogliere a braccia aperte chiunque voglia collaborare con noi. Il mondo del vino mai come oggi ha bisogno di fare sistema. E noi organizzatori dobbiamo essere i primi a dare questo messaggio. Presto comunicheremo le novità, aspettiamo di monitorare l’andamento delle prossime settimane per ufficializzare il progetto, anche e soprattutto per veicolare i nostri sforzi quotidiani sulla gravissima situazione che sta attraversando il Paese”.
Insomma, il mondo del vino guarda all’autunno, sperando che, per allora, dopo mesi di ferma obbligata e con tanti appuntamenti, eventi e occasioni saltate, tutto abbia ripreso a scorrere con una certa normalità. Cosa auspicabile, possibile, ma tutt’altro che scontata.

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