Giorgio Schön, 50 anni, nel mondo del vino dopo un percorso che dalla moda - è figlio di Mila Schön, una delle più grandi stiliste dal dopoguerra ad oggi - lo ha portato alla Ferrari (e non solo: non ha disdegnato di dedicarsi alle corse automobilistiche, vincendo 4 titoli italiani e correndo più volte il mitico Rally di Montecarlo e solcando sino al 1990 i più celebri circuiti europei), è il nuovo “pilota” (è il caso di dirlo) di Colle Manora, la bella tenuta di 75 ettari, di cui 15 vitati situata in cima ad una collina al centro di un anfiteatro e posta a cavallo tra Quargnento e Fubine Monferrato, nel cuore del Monferrato, in Piemonte.
Giorgio Schön è arrivato a Colle Manora dopo una lunga fase in cui l’azienda aveva per troppo tempo perso la propria identità, nonostante la presenza di un consulente prestigioso come Donato Lanati, che assicurava la continuità tecnica con la precedente gestione, e la straordinaria potenzialità del patrimonio vinicolo. “Colle Manora era finita nel cono d’ombra – spiega a WineNews Giorgio Schon - delle aziende vinicole destinate al declino: con il mio arrivo, Colle Manora volterà finalmente pagina, con l’obiettivo dichiarato di rientrare al più presto nel circolo virtuoso delle aziende vive, di cui si parla, si scrive, si discutono, e soprattutto si vendono, i vini. Il primo importante step consiste in un organico progetto di rilancio dell’immagine e della "sostanza" dell’azienda”.
Il nuovo logo dell’azienda, che vede convivere in un simpatico segno grafico un grappolo d’uva e la silhouette di una Ferrari d’epoca (di cui Schön è appassionato collezionista), riassume, meglio d’ogni parola, le intenzioni della nuova proprietà. Ancor più importante, sarà riuscire a pianificare, una crescita dell’attuale produzione, che dalle attuali 50.000 bottiglie, "spalmate" su 5 vini, dovrebbe crescere, con la messa a dimora di nuovi vigneti, nell’area vocata immediatamente circostante quelli attuali, sino a 80-100.000 bottiglie nel giro di 5 anni.
Gli elementi giusti per ottenere ottimi risultati, insomma, ci sono tutti: mezzi economici, entusiasmo, uno staff tecnico di prim’ordine (capeggiato da Walter Piccinino, che conduce enologicamente l’azienda da 10 anni e interagisce con Donato Lanati) e la possibilità di accendere sulla tenuta molteplici riflettori e la curiosità non solo degli appassionati del vino, ai quali Colle Manora continuerà a rivolgere prevalentemente le proprie attenzioni, ma anche di tutti coloro per i quali le griffe Schön e Ferrari costituiscono una garanzia ed un forte motivo d’attrazione.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025