VINO - NEGLI USA AUMENTANO LE VENDITE NEI SUPERMARKET: +0,9% DEI PRODOTTI ITALIANI. LO COMUNICA L’ITALIAN WINE & FOOD INSTITUTE

Negli Stati Uniti la scorta di vino si fa sempre più spesso al supermercato. A scegliere il carrello della spesa sono i consumatori-enoappassionati degli States che, secondo i dati dell’Italian Wine & Food Institute, hanno fatto crescere del 2,2% in quantità e del 5,4% in valore, nel periodo dal 6 aprile 2007 al 5 aprile 2008 sullo stesso periodo del 2006-2007, le vendite al dettaglio di vini da pasto attraverso le grandi catene di supermercati e grandi magazzini e presso i “grocery stores” di 34 mercati regionali americani. Per un totale di vendite annuali superiori a 2 milioni di dollari, pari a 112,47 milioni di cartoni da 9 litri, per un valore al dettaglio di 7,83 miliardi di dollari.

In crescita l’apprezzamento dei consumatori Usa per le etichette “made in Italy”: le vendite di vini italiani in questi centri, secondo quanto evidenzia l’Italian Wine & Food Institute, presieduto da Lucio Caputo, sono ammontate a 8,53 milioni di cartoni, per un valore di 779,87 milioni di dollari, con un aumento dello 0,9% in quantità e del 4,6% in valore.

Nonostante il mercato vinicolo negli Usa non abbia ancora risentito della recessione economica, va rilevato - osserva l’Italian Wine & Food Institute - che “il prodotto non è immune dalla crisi. Infatti, secondo uno studio della Silicon Valley Bank, nel 2008 l’aumento delle vendite dei vini sarà limitato al 4-6% e la domanda per quelli della fascia più costosa risentirà maggiormente dalla crisi. Mentre negli anni passati le vendite di vini di prezzo tra 15 e 20 dollari per bottiglia sono aumentate ad una media del 15% l’anno e addirittura del 20% per i vini da oltre 20 dollari, nel 2007 l’incremento è stato, rispettivamente, del 6% e del 12%.

Inoltre, secondo uno studio della Nielsen sulle vendite di vino nei supermercati di prezzo superiore ai 15 dollari, relativo al primo trimestre del 2008, il tasso di crescita delle vendite si è dimezzato, scendendo dal 14% al 7%”.