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WINE AUCTION IN ASTA: IL 2 OTTOBRE, A ROMA, CON GELARDINI & ROMANI ALL’INCANTO 500 LOTTI. LE PROTAGONISTE ASSOLUTE SONO 4 STRAORDINARIE COLLEZIONI PRIVATE … LE MIGLIORI ETICHETTE D’ITALIA E DEL MONDO, ANCHE IN GRANDI FORMATI, IN VENDITA

Italia
Masseto, Solaia e tanti altre grandi etichette in asta a Roma il 2 ottobre

Torna a Roma l’appuntamento con il meglio dell’enologia da collezione italiana e mondiale, offerto dalla Gelardini & Romani Wine Auction (www.grwineauction.com), la prima casa d’aste d’Italia specializzata in vino. E quella che andrà in scena il 2 ottobre a Roma (ore 16, via Fuga 1/c) sarà un’asta che metterà al centro una straordinaria selezione di etichette, vini bianchi, rossi, italiani e francesi, provenienti da quattro importanti collezioni private italiane; tutte costituite acquistando direttamente i vini dai produttori/importatori. Un ricco catalogo con 500 lotti, oltre 1.400, fra bottiglie, magnum, jeroboam e imperiali, 200 lotti “collectibles”, con i prezzi di base asta più bassi d’Europa.
Spicca, in particolare, la più raffinata forma di collezionismo di vino al femminile: una strepitosa raccolta di vecchi Bordeaux, di grande formato (che rappresentano l’intera offerta del catalogo di questa tipologia) imbottigliati per espressa volontà di una collezionista lombarda che, dagli anni ’70, li ha conservati nelle cantine della sua residenza di campagna; così come le tante bottiglie (oltre 200) di Ornellaia e Masseto, con verticale completa, dal 1987 al 1997, collezionate da un’amica della proprietà che le ha sempre conservate nelle cantine di un palazzo cinquecentesco, dove sono arrivate direttamente dalla tenuta, come certificato anche dai documenti di trasporto presenti sulle casse. Gelardini & Romani ha provveduto direttamente al ritiro ed al trasporto dei vini a Roma dalle cantine delle collezioni di provenienza dopo aver verificato la sussistenza delle condizioni ideali alla loro conservazione.
Le cantine protagoniste di questa eccezionale asta sono i più bei nomi dell’enologia italica, da Bertani (annata più vecchia 1988), Quintarelli (annata più vecchia 1993) e Dal Forno (annata più vecchia 1993), con i loro Amarone ad Angelo Gaja, con molta parte della sua produzione: Langhe Darmagi (annata più vecchia 1993), Barbaresco (annata più vecchia 1987), Sorì San Lorenzo (annata più vecchia 1995), Costa Russi (annata più vecchia 1995), Sorì Tildin (annata più vecchia 1993). Il Piemonte è poi rappresentato anche dai Barolo di Fontanafredda (annata più vecchia Vigna Delizia 1997), Roberto Voerzio (annata più vecchia Brunate 1995), Sandrone (annata più vecchia Cannubi Boschis 1996) e Angelo Gaja (annata più vecchia Sperss 1991), oltre ai classici di Giacomo Conterno, Cascina Francia (annata più vecchia 1996) e Monfortino (annata più vecchia 1988).
I Supertuscan sono rappresentati praticamente al gran completo: Tignanello (annata più vecchia 1982) e Solaia (annata più vecchia 1988) di Antinori, Fontalloro di Felsina (annata più vecchia 1997), Cepparello di Isole Olena (annata più vecchia 1997), Flaccianello di Fontodi (annata più vecchia 1998), Percarlo di San Giusto a Rentennano (annata più vecchia 1997), Pergole Torte di Montevertine (annata più vecchia 1994), Apparita del Castello di Ama (annata più vecchia 1989), Luce di Frescobaldi-Mondavi (annata più vecchia 1997), Oreno della Tenuta Sette Ponti (annata più vecchia 1999); inoltre, il Galatrona di Petrolo (annata più vecchia 1998), il Tenuta di Trinoro dell’omonima azienda di proprietà di Andrea Franchetti (annata più vecchia 1999), il Syrah Il Bosco dei Tenimenti D’Alessandro (annata più vecchia 1997), il Redigaffi (annata più vecchia 2001) e il Giusto di Notri (annata più vecchia 1997) di Tua Rita, oltre agli immancabili “bolgheresi”: Sassicaia della Tenuta San Guido (annata più vecchia 1979), Paleo (annata più vecchia 1998), Scrio (annata più vecchia 1999) e Messorio (annata più vecchia 2001) delle Macchiole, Guado al Tasso di Antinori (annata più vecchia 1993), Ornellaia (annata più vecchia 1987) e Masseto (annata più vecchia 1987) della Tenuta dell’Ornellaia.
Per i “bordolesi”, si va da Château Cos d’Estournel (annata più vecchia 1990), Château Kirwan (2005), Château Margaux (annata più vecchia 1966) a Château Pichon L. Baron (annata più vecchia 1983), Château Lynch Bages (annata più vecchia 1988), Château Pontet Canet (2005), Château Latour (annata più vecchia 1973). Da Château Mouton Rothschild (annata più vecchia 1970), Carruades de Lafite (2005), Château Lafite Rothschild (annata più vecchia 1985) a Château La Mission Haut Brion (2005), Château Haut Brion (annata più vecchia 1985) e Petrus (annata più vecchia 1973).
Info: www.grwineauction.com

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