Se il n. 1 assoluto, come “International Revelation Sparkling Wine”, è lo Champagne De Saint Gall Orpale Grand Cru 2008, l’Italia spicca grazie al Franciacorta con il Fratus Brut Saten - Permane Sui Lieviti 90 Mesi 2013 de La Riccafana di Riccardo Fratus, tra le migliori bollicine-rivelazione al mondo portabandiera dei loro Paesi, accanto allo Champagne Jean Dumangin Brut Millésime Premier Cru 2015 per la Francia, il Cava Vives Ambròs Gran Reserva Tradició 2016 per la Spagna e allo Espumante Adega de Favaios Bruto Grande Reserva 2013 per il Portogallo. Ecco le bollicine “Rivelazione” dell’anno 2023 per la “Sparkling Wine Session” del “Concours Mondial de Bruxelles”, di scena, nei giorni scorsi, ad Agerola, nella Costiera Amalfitana (by Regione Campania), dedicato alla tipologia sempre più amata dai consumatori del mondo, con protagoniste 960 bollicine da 25 Paesi, della quali 306 etichette insignite di una medaglia dalla giuria internazionale, composta da 50 esperti degustatori di tutto il mondo. Palmares costellato di “ori” per la Champagne, la regione vinicola con la rappresentanza maggiore al Concorso, con una “delegazione” di 160 etichette, che ha conquistato ben 96 medaglie di cui 7 “Grand Médaille d’Or” e 27 “Médaille d’Or”, grazie alle quali è la Francia la “regina” della competizione con 103 medaglie.
L’Italia porta a casa 80 medaglie di cui 1 “Grand Médaille d’Or”, conquistata dal Franciacorta Docg de La Riccafana, e con il prestigioso Metodo Classico italiano che spicca anche tra le 29 “Médaille d’Or” del Belpaese, con i Franciacorta Docg Fratus Brut Bio 2018 e Riccafana Brut Saten Bio 2015 ancora de La Riccafana, insieme al Franciacorta Docg Millè Brut 2016 di Villa Crespia-Fratelli Muratori, i Franciacorta Docg Pas Dosè Rosè Riserva Girolamo Bosio 2015 ed Extrabrut Boschedòr Millesimato 2018 di Bosio, e i Franciacorta Docg Rosè 2016 e Grande Taille 2015 di Derbusco Cives, accanto al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg,. Con la versione Brut di Uve Vettoretti, l’Extra Dry 2022 di Valdoc Sartori, l’Extra Dry 2022 di Le Manzane, e al Prosecco Doc, con l’Extra Dry Millesimato 2022 di Antonio Facchin, l’Extra Dry 2022 della Cantina Colli Euganei e il Brut 2022 di Colli Asolani. Ma accanto anche all’Asti Spumante Docg Bric Prima Bella Brut di Matteo Soria e l’Alta Langa Docg Rosè 2018 di Colombo, senza dimenticare la versione rossa per eccellenza delle bollicine made in Italy, con l’Otello Ceci 1813 Nerodilambrusco di Ceci e il Lambrusco Spumante Brut Rosso Il Lombardini 2021 di Cantine Lombardini.
Nel Concorso emerge anche l’interesse crescente per gli spumanti da vitigni autoctoni su cui sempre più territori del vino italiano stanno puntando, come i campani Dubl Esse di Feudi di San Gregorio, e Quid Brut e Falanghina del Sannio Dop Janare Cinquantenario 2017 de La Guardiense, il Penisola Sorrentina Doc 2022 delle Cantine Federiciane, l’abruzzese D’Eus 2015 di Chiusa Grande, Il Pigro Metodo Classico Spumante Dosaggio Zero 2020 delle emiliane Cantine Romagnoli, l’Umbria Igt Metodo Classico Cristina 2019 di Berioli, l’Etna Doc Metodo Classico 2016 di Antichi Vinai, il Sicilia Doc René 2016 di Feudo Disisa, il Terre Siciliane Igp Ferreri 2015 di Ferreri e il Milazzo Classico di Milazzo, sempre dalla Sicilia.
Un’occasione di scoprire territori, bellezze culturali e paesaggistiche, tradizioni enogastronomiche e storia della Campania, una delle regioni più apprezzate d’Italia per le proprie meraviglie naturali e per la propria ospitalità - dove oggi si producono 2 milioni di bottiglie di spumanti, tra Metodo Classico e Martinotti, in oltre 60 aziende, con la regia della Regione Campania, dei Consorzi Vini Vesuvio, Vitica - Consorzio Vini Caserta e Consorzio Vini Salernum Vites.
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