Continuano, a spron battuto, le acquisizioni, le fusioni ed i passaggi di proprietà nel mondo del vino italiano: Tenute Capaldo, gruppo familiare indipendente di proprietà e gestito dalla famiglia Capaldo, e guidato da Antonio Capaldo, a cui fanno capo Feudi di San Gregorio, una delle realtà più importanti del vino del Sud Italia, in Campania, ma anche Basilisco, cantina simbolo del Vulture, e Campo alle Comete, a Bolgheri, cresce ancora con l’acquisizione di una cantina icona del Meridione, ovvero Galardi, produttore dell’iconico vino Terra di Lavoro.
Fondata nel 1991, Galardi si sviluppa su 10 ettari di vigneti che si estendono, a 500 metri sul livello del mare, sul versante occidentale del vulcano di Roccamonfina verso il golfo di Gaeta, immersi fra castagneti, uliveti e alberi da frutta. Qui, con la consulenza dell’enologo Riccardo Cotarella, è nato, nel 1994, il Terra di Lavoro, divenuto in breve tempo un vino iconico italiano, riconosciuto a livello nazionale ed internazionale e simbolo della crescita dei vini campani nel mondo. Luigi Veronelli lo ha più volte classificato come miglior vino italiano in assoluto, mentre il primo grande successo oltreoceano risale all’annata 2001 quando l’autorevole critico americano Robert Parker gli assegnò 99 punti. La Galardi ha da sempre concentrato la sua attenzione sulla ricerca della massima qualità tanto da produrre una singola etichetta per oltre 25 anni. Nel 2017 decide di dedicare una parte della produzione ad un secondo vino, il Terra di Rosso, garantendo all’iconico Terra di Lavoro una selezione ancora più meticolosa delle migliori uve.
La conduzione dell’azienda resterà alla famiglia fondatrice, con Allegra Selvaggi, già impegnata nell’azienda, che ne assumerà la direzione. Al suo fianco rimarrà Riccardo Cotarella per assicurare la piena continuità all’azienda e allo stile riconoscibile dei suoi vini. “La filosofia della nostra azienda Galardi è tutta riassunta nella nostra etichetta - racconta Allegra Selvaggi - un nome di valori e una storia. Terra di Lavoro. Forse lo viviamo ogni tanto come un dovere, quello di riportare la dignità a questa terra che porta con sé una grande e magnifica storia. Una missione che oggi, insieme ad Antonio Capaldo, raccolgo da mio padre ed intendo portare avanti, grazie alle evidenti opportunità che si potranno generare all’interno di un Gruppo, con il quale - seppur di diverse dimensioni - ho trovato piena sintonia in termini di valori umani e filosofia aziendale”.
Antonio Capaldo, presidente Tenute Capaldo, commenta: “Terra di Lavoro è sempre stato un’ispirazione per me e poter contribuire alla sua custodia e al suo futuro sviluppo è motivo di grande entusiasmo. Rispetto profondamente la visione unica di Galardi, la sua ricerca dell’eccellenza e la sua perseveranza nel produrre vini raffinati e autentici. Con Allegra Selvaggi, intendiamo custodire questo straordinario patrimonio e, guardando avanti, rafforzare il lavoro fatto, mettendo la nostra passione per l’eccellenza e la nostra esperienza sui mercati internazionali al servizio di questi vini unici per poterli posizionare dove meritano”.
Un nuovo step importante, dunque, per Tenute Capaldo, la cui storia nasce in Irpinia nel 1986, anno di fondazione di Feudi di San Gregorio, la cantina più importante del Gruppo. Feudi di San Gregorio da trent’anni valorizza i vitigni autoctoni della tradizione campana come il Greco, il Fiano e l’Aglianico, lavorando su 300 ettari di vigneto articolati in oltre 800 particelle. Prima azienda vitivinicola del Sud Italia, con oltre 30 milioni di fatturato e un export che copre oltre 50 Paesi nel mondo, Feudi negli anni è diventata il cuore di un gruppo più ampio di cantine (di cui fanno parte Campo alle Comete a Bolgheri; Basilisco, cantina biologica nel Vulture; Dubl, la linea di spumanti metodo classico da varietà autoctone campane) accomunate dai medesimi valori - produrre vini di eccellente qualità nel rispetto del territorio di appartenenza - e dal marchio familiare Tenute Capaldo. Da maggio 2021, inoltre, Feudi di San Gregorio è diventata società benefit, inserendo a statuto il proprio impegno a tutelare e valorizzare la bellezza del patrimonio ambientale, sociale e culturale del territorio irpino e della sua comunità. Si è certificata Equalitas ad agosto 2021 e, da luglio 2022, l’intero Gruppo è B Corp.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024