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SCENARIO

La finanza investe nella sinergia di wine & food: nasce la “Compagnia del Gusto”

Idea della famiglia Cosulich, il Ceo sarà Ettore Nicoletto. Progetto articolato tra Compagnia del Mare, Compagnia delle Vigne e Compagnia dei Sapori
COMPAGNIA DEI SAPORI, COMPAGNIA DEL GUSTO, COMPAGNIA DEL MARE, COMPAGNIA DELLE VIGNE, ETTORE NICOLETTO, FAMIGLIA COSULICH, FINANZA, WINE & FOOD, Italia
Sergio Albarelli, Francesco Cosulich ed Ettore Nicoletto, vertici di “Compagnia del Gusto”

In questa fase della storia e dell’economia, ogni settore è in difficoltà. Compreso quello del wine & food, sulle cui prestazioni incidono tante variabili, dall’economia che non corre, alle guerre, comprese quelle commerciali, dal salutismo crescente ad un diverso approccio ai consumi, segnato anche dal cambiamento demografico. Eppure, il vino ed il cibo di qualità italiani sono tra i più amati e ricercati del mondo, e se già ora resistono meglio di altre fasce di prodotto alle complessità del momento, tutti concordano sul fatto che l’eccellenza nel calice e nel piatto, ha ancora un grande futuro davanti. E come accade da tempo, in molti, mescolando finanza e impresa, investono nel settore, con l’obiettivo di aggregare aziende e prodotti enogastronomici diversi, ma sinergici e complementari tra loro. Obiettivo di Compagnia del Gusto Holding, progetto ispirato dalla famiglia Cosulich, che “ambisce a diventare la piattaforma italiana di riferimento per la valorizzazione delle eccellenze del food & beverage. La società si pone l’obiettivo di aggregare imprese di qualità superiore, sostenerne la crescita e accompagnarle nei mercati internazionali, coniugando solidità finanziaria, visione strategica e attenzione alla sostenibilità”, spiega una nota, con lo scopo dichiarato di raggiungere un giro d’affari intorno ai 200 milioni di euro, “grazie anche alla presenza diretta sui mercati esteri principali attraverso filiali commerciali”. Un progetto articolato in tre “business unit” - Compagnia del Mare, Compagnia delle Vigne e Compagnia dei Sapori - con cui “la Holding genera sinergie industriali e commerciali, dalla logistica integrata agli approvvigionamenti condivisi, offrendo un interlocutore unico e affidabile per buyer nazionali e internazionali. Le funzioni centrali, gestite dalla Holding, rappresentano leve di efficienza e valore per ciascuna azienda del gruppo”. Il progetto, quindi, non sarà “un fondo chiuso tradizionale, ma un Club Deal evoluto, con un modello che unisce impegno finanziario, solidità, trasparenza e competenze multidisciplinari”.
L’idea è creare un “ecosistema unico, in cui convivono le migliori espressioni dell’agroalimentare: dalle specialità ittiche e artigianali, simbolo della tradizione gastronomica del mare, ai vini e ai territori d’eccellenza, fino alle produzioni regionali che custodiscono la varietà e la ricchezza del patrimonio culinario italiano, e non solo. La piattaforma investe in tre settori complementari, generando sinergie verticali e cross-unit e proponendosi come “one-stop-shop”, con un’offerta multicanale e trasversale capace di moltiplicare le occasioni di consumo e di business”. Ma anche con la prospettiva di coinvolgere il settore del turismo esperienziale.
“Eccellenza, responsabilità e collaborazione” sono i valori fondanti della Compagnia del Gusto, fondata da Francesco Cosulich,
 manager con oltre 30 anni di esperienza nel settore vinicolo e alimentare, “che comprendono anche la produzione diretta di marchi di fama mondiale come Prosecco, Amarone della Valpolicella e Brunello di Montalcino”, spiega una nota, e attivo da decenni nel mondo della finanza, avendo guidato e gestito, tra le altre cose, “investimenti per oltre 10 miliardi di euro in strategie di private equity e debito con Amp Capital e Aberdeen Standard”. E che ha come Ceo Ettore Nicoletto, manager di lungo corso nel mondo del vino, già ai vertici di realtà come Santa Margherita Gruppo Vinicolo (oggi Herita Marzotto Wine Estates, ndr) e di Angelini Wines & Estates. “Con Compagnia del Gusto vogliamo dare vita a un ecosistema unico, che non solo valorizzi le eccellenze del food & beverage, ma che diventi anche una piattaforma di crescita strutturata per imprenditori, comunità e territori. L’agroalimentare è già oggi uno dei fiori all’occhiello del Paese e, a livello globale, il comparto food & beverage è previsto in crescita nei prossimi cinque anni con un Cagr del 6,8%. Crediamo in un modello che coniughi responsabilità sociale, sostenibilità e innovazione, capace di intercettare la crescente domanda internazionale di prodotti autentici, sani e di qualità, portando l’eccellenza dell’agrifood verso nuovi traguardi sui mercati internazionali”, sottolinea Nicoletto. Compagnia del Gusto annovera, tra i partner della prima ora, “altri autorevolissimi professionisti, tra i quali Carlo Trabattoni, Carlo Tamburi, Paolo Vanoni, Paolo Intermite, Gabriele Milani e il giovane Federico Cosulich, protagonisti di primo piano nel panorama industriale e manageriale italiano”, sottolinea la nota. Alla presidenza è stato chiamato Sergio Albarelli, già in passato, tra le altre cose, Ceo di Azimut Holding.
Il piano di sviluppo di Compagnia del Gusto, spiega ancora la nuova realtà, si fonda su una strategia pluriennale di crescita sostenibile e internazionale, che passa da “crescita per aggregazione e valorizzazione”, con l’obiettivo di “acquisire partecipazioni di maggioranza in imprese con un forte potenziale di sviluppo, privilegiando aziende che custodiscono eccellenza e autenticità ma necessitano di competenze, capitali e visione per esprimere appieno il proprio valore”; “espansione internazionale e presidio dei mercati chiave”, con la creazione di società di distribuzione dirette in Nord America e Regno Unito, e ancora “innovazione e turismo esperienziale”, con lo “sviluppo di esperienze immersive legate al cibo e al vino. Progetti di turismo del gusto, accademie di formazione e spazi esperienziali nei territori di origine”, e ancora grande attenzione ad impatto e sostenibilità, visto che “tutte le azioni di Compagnia del Gusto sono guidate da un approccio Esg integrato: riduzione dell’impatto ambientale, sostegno alle comunità locali, promozione della parità e dell’etica del lavoro. L’obiettivo è generare una crescita economica che sia anche sociale, rendendo la sostenibilità non solo un valore dichiarato, ma una leva concreta di competitività”.
Guardando al vino, in particolare, la Compagnia delle Vigne “rappresenta l’anima enologica del gruppo: un insieme di cantine, marchi e territori che esprimono il meglio della viticoltura. L’obiettivo è creare un polo del vino di eccellenza, capace di coniugare autenticità e modernità, rispetto per i terroir e innovazione tecnica, valorizzando le denominazioni e le identità regionali. Compagnia delle Vigne si propone anche come strumento di internazionalizzazione, accompagnando i produttori nei mercati esteri e consolidando la presenza del vino italiano premium nei segmenti di alto valore”.

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