Ancora buone notizie per il canale di vendita delle enoteche: oltre all’outlook decisamente positivo recentemente delineato a WineNews da Andrea Terraneo, presidente di Vinarius, Luca Pizzighella, direttore commerciale di Signorvino e Andrea Cantamessa, responsabile delle enoteche di Eataly (https://goo.gl/onvLhk), che hanno collettivamente indicato non solo un aumento delle vendite compreso tra il 10 e il 20% nel 2017 sul 2016, ma anche un rinnovato interesse degli enoappassionati italiani per il vino come regalo e espressione di condivisione, con la fine dell’anno che pesa per circa un quinto del totale delle vendite annuali e le bollicine a fare da capofila insieme alle denominazioni principe del Belpaese come Brunello di Montalcino, Amarone e Barolo, le enoteche hanno archiviato gli ultimi 5 anni, con una crescita dei punti vendita del 13%, a quota 7.300 su tutto il suolo nazionale. Ad affermarlo i dati provenienti da un’analisi congiunta di Coldiretti e Camera di Commercio di Milano, che dipingono non solo un quadro decisamente roseo per questo settore commerciale, ma anche un rinnovato affetto per il vino da parte degli italiani. Altro dato decisamente rilevante che emerge dall’analisi è quello relativo alla segmentazione per genere delle figure apicali delle enoteche tricolori, dato che più di un quarto del totale (il 27%, ovvero oltre 1.900) è guidato da donne, mentre il 12% è secondo Coldiretti guidato da giovani, soprattutto al Sud, con un dato di picco del 25% a Taranto e del 20% a Catania e Palermo.
Inoltre, piuttosto sorprendentemente, non è la Capitale ad occupare il gradino più alto del podio dei capoluoghi con il maggior numero di enoteche sul proprio territorio, ma Napoli, con 546 enoteche a fronte delle 482 di Roma e delle “sole” 264 di Milano, e le città dove si registra il maggior tasso di crescita sarebbero Bologna (+170%), Foggia (+68%), Verona (+66%), Cuneo (+65%), Messina e Milano (+63%).
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