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L’ANALISI

L’export degli spumanti italiani è stabile: 1,6 miliardi di euro in valore (-0,5%) a settembre 2025

Dati Istat analizzati da WineNews: bene anche i volumi (+2,19%). Il Prosecco continua a crescere (+0,5%) con una performance importante in Usa
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Primi 9 mesi 2025: export spumanti italiani a -0,5% in valore e +2,19% in volume

Se il vino italiano continua a perdere terreno, a livello di export, in un 2025 che si sapeva difficile, gli spumanti continuano ad essere un fattore determinante e una sicurezza assoluta per il comparto, trainati dal suo prodotto con più appeal a livello internazionale, il Prosecco, la bollicina che prosegue il suo trend con il segno positivo. Nei primi 9 mesi 2025, secondo i dati Istat analizzati da WineNews, gli spumanti italiani raggiungono 1,67 miliardi di euro di esportazioni in valore, un dato non lontano da quello record del 2024 (-0,5%). Crescono addirittura i volumi a 400,6 milioni di litri (+2,19%), un segnale che dimostra come ci sia voglia di spumante italiano nel mondo, ma che, allo stesso tempo, i prezzi si stanno abbassando per venire incontro al mercato. Gli spumanti rappresentano circa il 28% dell’export italiano di vino, oltre un quarto delle spedizioni.
Da gennaio a settembre 2025 gli Stati Uniti, primo partner commerciale per l’Italia, hanno importato, in valore, spumanti italiani per 402,4 milioni di euro, un quarto del totale, cifra stabile (+0,09) rispetto a quella 2024 nello stesso periodo di riferimento (gennaio-settembre). Crescono, su base annuale, anche i volumi a 89,3 milioni di litri (+2,8%) con un segno che, a differenza dei vini fermi, si mantiene in territorio positivo. Il Regno Unito, invece, cala a 284,5 milioni di euro (-2,4%), con la Germania che frena ancora di più (-8,8%) a 95 milioni di euro, sempre nel confronto tra gennaio e settembre 2024 con lo stesso periodo 2025, tanto da subire il sorpasso della Francia, la patria dello Champagne, che arriva a 117,5 milioni di euro con un ottimo +18,1%. Sorprende la Russia che crolla nei vini fermi, ma cresce negli spumanti a 82,4 milioni di euro (+3,4%); il Belgio scende a 66,8 milioni di euro (-1,8%), con la Svizzera che, invece, sale a 56,2 milioni di euro (+5,5%), mentre non manda buoni segnali il Canada, soprattutto a causa della frenata nel mese di settembre: nei 9 mesi presi in esame siamo a 44,6 milioni di euro (-8,2%).
Nel quadro generale non si può non far riferimento al peso del Prosecco Dop, da tempo la locomotiva dell’export enoico italiano, tanto per gli spumanti che per il vino italiano in generale: le esportazioni delle iconiche bollicine italiane, da gennaio a settembre 2025, hanno totalizzato, in valore, 1,29 miliardi di euro (+0,5% sullo stesso periodo 2024), oltre il 77% del totale delle esportazioni degli spumanti italiani e circa il 23% del vino in generale. Oltre 1 bottiglia su 5 di vino italiano venduta nel mondo è Prosecco. Una crescita che interessa anche i volumi saliti a 306 milioni di litri (+4,8%) nei primi 9 mesi 2025 nel confronto su gennaio-settembre 2024. Prosecco che continua a fare successo in Usa con una crescita, a settembre 2025 su base annua, (+3,5%) in valore a 358,1 milioni di euro, pur rallentando leggermente nel Regno Unito (-1,7%) a 221,2 milioni di euro. Sempre più forte, invece, il feeling maturato con la Francia che porta, nei primi 9 mesi 2025, le proprie importazioni a 104,7 milioni di euro (+15,1%), con la Germania pressoché stabile a 673,7 milioni di euro (-0,6%).
Se qualche segnale di fatica si può notare, in mercati chiave come Regno Unito e Germania, con i prezzi che si stanno abbassando per mantenere alta la competitività del prodotto, gli spumanti italiani, Prosecco in primis, stanno reagendo bene agli “scossoni” del mercato, risentendo meno anche del peso dei dazi, come dimostrano i dati, stabili e in crescita per il Prosecco, negli Usa. E in un periodo storico dove bevibilità, gradazione alcolica ridotta e versatilità sono dei “plus” sempre più apprezzati dai consumatori, le bollicine italiane possono continuare a guardare al futuro con fiducia pur in uno scenario, generale, dove non ci sono più certezze.

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