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"BOLLICINE" ITALIANE: 600 MILIARDI PER IL BRINDISI DI NATALE ... INTANTO LA MOSTRA DELLO SPUMANTE APRE A FRANCIA E SPAGNA

Vale più di 600 miliardi di lire lo spumante italiano consumato nel mondo nella sola settimana compresa tra Natale e il Capodanno 2001, 130 milioni di bottiglie, per metà stappate nel nostro Paese, che rappresentano da sole oltre il 50% della produzione nazionale del 2000. I dati sono stati comunicati da Assoenologi, a Valdobbiadene, per la Mostra nazionale degli Spumanti (fino al 16 settembre), che da quest'anno apre anche alle "bollicine" di Francia e Spagna.

Lo spumante prodotto nel mondo corrisponde mediamente a 2
miliardi di bottiglie da 0,75 litri l'anno, con una leadership che continua a rimanere in mano alla Francia (500 milioni), seguita dalla Germania (400) e quindi di Italia e Spagna, con, rispettivamente, 250 e 220 milioni di bottiglie. L'andamento dei volumi italiani ha però subito, negli ultimi 20 anni, notevoli fluttuazioni, passando dai 150 milioni di bottiglie del 1980 ai 400 del 1995 per poi assestarsi, negli ultimi anni, su quantità comprese tra i 250 ed i 300 milioni. Nel 2000 le bottiglie prodotte con il "metodo charmat" (con la fermentazione in autoclave) sono state 233 milioni, quelle ottenute con il "metodo classico" (con la maturazione in bottiglia), invece, 17 milioni.

In Italia le aziende spumantistiche sono più di 600, anche
se una grandissima parte della produzione deriva dall'attività di una cinquantina di industrie. In ordine decrescente, le regioni italiane che assicurano i quantitativi maggiori sono Piemonte, Veneto, Lombardia e Trentino. Lo spumante italiano più diffuso all'estero rimane ancora l'Asti, prodotto nel 2000 in 75 milioni di bottiglie, due terzi delle quali distribuite in
80 Paesi. Alle spalle si colloca il Prosecco, proveniente da 90 aziende di 15 comuni trevigiani capaci di produrne
complessivamente oltre 25 milioni. Di queste, il 30% sono destinate all' esportazione, nel 70% dei casi verso il mercato tedesco. I tedeschi sono anche, in generale, i maggiori estimatori di spumanti, con un consumo medio pro capite di 5 bottiglie l'anno contro le 4 dei francesi e le 2,5 degli italiani.

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