400 piante all’anno, per tre anni consecutivi, per un totale di 1.200 alberi piantati da chi il territorio lo abita, lo cura, lo rende vivo e soprattutto da cui trae un prodotto di eccellenza: questa, in riassunto, l’iniziativa dei produttori del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, da sempre sensibili alle tematiche ambientali, che col progetto “Alberi, non parole”, vogliono dare un segnale in questo momento in cui tutto il mondo si sta mobilitando per mitigare il cambiamento climatico e la deforestazione globale. In collaborazione con il Comune di Montepulciano, l’Usl Toscana Sud Est, la Giorgio Tesi Onlus e con l’aiuto dei Carabinieri Forestali, i produttori del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano realizzeranno un Parco da destinare a fini sociali, a cui sarà data la vita dai bambini: il 20 novembre i bambini delle scuole primarie di Montepulciano pianteranno un albero per uno, aiutati proprio dai produttori.
“Il progetto rientra nel più ampio obiettivo della certificazione di sostenibilità, secondo lo standard della norma Equalitas - Vino Sostenibile, che il distretto vitivinicolo del Vino Nobile di Montepulciano sta raggiungendo - spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi - puntando all’aspetto ambientale da un lato, senza tralasciare tuttavia quello sociale che anche questa iniziativa rappresenta, coinvolgendo i più piccoli sensibilizzandoli a buone pratiche”.
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