1.200.000.000 di lire: questo il valore della prima asta di Christie’s in Italia (organizzata in joint-venture con la Winegallery di Merano), tenuta ieri a Milano. Un appuntamento che ha soddisfatto i vertici della famosa casa d’aste britannica: “è stato un successo: grande la partecipazione di pubblico, sia in sala che ai telefoni, che ha confermato il crescente interesse per i vini, soprattutto italiani. I vini italiani rappresentano - ha commentato Thomas Hudson, banditore e responsabile della divisione vini di Christie’s Europa - il 5% del business di Christie’s, che, nel 2000, è stato di 30 milioni di sterline”. Ma l’asta di Milano diventerà consuetudine ? “Ci auguriamo - spiega ancora a WineNews, Thomas Hudson - di aver inaugurato una lunga serie di aste in questo settore in Italia. Un'asta che comunque testimonia la crescita del ruolo dell’Italia sia come produttrice di vini di qualità mondiale che come centro del commercio internazionale di vini di qualità (in particolare l’Italia del Nord”)". Una considerazione importante per i vini italiani: è stato infatti proprio un'asta di Christie's ( Londra il 4 luglio 1996: www.christies.com ) a segnare l'ingresso delle bottiglie “made in Italy” nelle aste internazionali. "Fino a 5 anni fa i vini italiani non comparivano quasi mai alle aste. Oggi sono presenti nella stragrande maggioranza dei casi. Ci sono state anche aste dedicate interamente ai vini italiani, a Londra e a New York. Il fatto di tenerne una a Milano è stata la prova che la produzione italiana sta raggiungendo una notevole importanza nel settore, che si prospetta ricco di sviluppi”.
Questi i cinque lotti (su 623) che hanno spuntato le cifre più alte:
1) Lotto n. 416 - Eccezionale verticale di Sassicaia (1 bottiglia per annata ''68/'98)
Base d’asta: Euro 7.000/9.000 - Venduto per Euro 8.880
2) Lotto n. 570 - Sassicaia 1985 (3 bottiglie)
Base d’asta: Euro 1.500/2.000 - Venduto per Euro: 5.550
3) Lotto n. 778 - Chateau Latour-Vintage 1990 (12 bottiglie)
Base d’asta: Euro 4.000/5.000 - Venduto per Euro 4,995
4) Lotto n. 774 - Chateau Haut-Brion 1989 (1 bottiglie)
Base d’asta: Euro 4.000/5.000 - Venduto per Euro 4,884
5) Lotto n. 128 - Chateau Latour 1990 (11 bottiglie)
Base d’asta: Euro 3.500/4.500 - Venduto per Euro 4,218.
Tra gli altri lotti, di buon interesse, il n. 101 a 4000 Euro, una Imperiale di Sassicaia 2000 (che sarà in commercio nel 2003, venduta “en primeur”, con certificato a firma di Niccolò Incisa delle Rocchetta), comprato dal toscano Stefano Guerrini (ma svizzero d’adozione); il n. 488 a 1900 Euro (Brunello di Montalcino Riserva Biondi-Santi: 1957, 1 bottiglia; 1958, 4 bottiglie; 1961, 4 bottiglie); il n. 490 a 1.000 Euro (Brunello di Montalcino Riserva Biondi Santi (6 bottiglie 1967); il n. 767 ed il n. 768 a 2,200 Euro (Le Pin 1982 Pomerol Château, 1 bottiglia, per ciascun lotto); il n. 588 e n. 590, a 3100 Euro ciascuno, comprati dal broker di vini rari Paolo Cattaneo (Cantine Badaracco di Melano, Svizzera): ovvero una Imperiale di Sassicaia 1997 e una Imperiale di Sassicaia 1998. Da notare il grande affare che ha fatto il "super esperto" Paolo Cattaneo: nel marzo 2001, una Imperiale 1998 di Sassicaia, ad un’asta organizzata da Winegallery di Merano, era stata venduta a Julian Downing, importante wine merchant inglese (presidente della Seckford Wines) a 9500 Euro.
Altre informazioni sull’asta di Christie’s: le regioni del vino più rappresentate sono state, in ordine, Toscana e Piemonte, quindi Veneto, Sicilia, Sardegna; la maggior parte dei lotti provenivano direttamente dalle cantine dei grandi produttori (anche se il catalogo offriva anche un favoloso gruppo di vini d’annata provenienti dalle raccolte di collezionisti privati); per i vini italiani, le aziende più richieste sono state Tenuta San Guido, Biondi Santi, Antinori, Gaja, Castello di Fonterutoli, Quintarelli, Castello di Ama, Avignonesi, Ceretto, San Giusto a Rentennano, Giacosa, Mascarello, Conterno, Dal Forno, Tenuta di Trinoro, Ornellaia ...
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