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2011, LA “RINASCITA” DEL MIELE ITALIANO: MOLTO BENE I MIELI PRIMAVERILI, SOTTO I MIGLIORI AUSPICI QUELLI ESTIVI. OTTIMA LA PRODUZIONE DI ACACIA. PANELLA, PRESIDENTE DELL’UNAAPI: LA SOSPENSIONE DEI NEONICOTINOIDI CONSENTE RIPRESA DEL SETTORE

Dopo anni di difficoltà, il 2011 sembra segnare la “rinascita” del miele italiano: complice un aprile molto caldo, l’acacia, la varietà più diffusa nel Paese, ha registrato un ottimo andamento produttivo, mentre si apre con segnali di ottimismo la stagione estiva. Il quadro è fornito dall’Unione apicoltori italiani (Unaapi), secondo la quale alla base della ripresa vi sarebbe anche la sospensione dei neonicotinoidi, insetticidi neurotossici, da alcuni imputati per la moria di api registrata negli scorsi anni. “Dopo la terribile moria di api provocata dai neonicotinoidi nel 2008 - spiega Francesco Panella, presidente dell’Unaapi (Unione Apicoltori Italiani) - proprio la sospensione di questi insetticidi neurotossici ha consentito dal 2009 una graduale ripresa del settore, che adesso mostra evidenti segni di benessere”.

La produzione di acacia è stata ottima in tutta la Penisola, con punte nelle zone prealpine e collinari appenniniche di oltre 40 kg di media per alveare e con un apprezzabile estensione delle aree produttive, in particolare nel centro e nel meridione.

Scarso invece il raccolto del miele di zagara, varietà principe del Sud, che ha subito le conseguenze del maltempo prolungato. Le piogge di fine maggio e inizio giugno sembrano aver influito negativamente anche sull’avvio delle produzioni di miele di castagno, tiglio e sulla, anche se le buone condizioni climatiche della seconda metà di giugno stanno consentendo una rapida ripresa.

Ottimo il raccolto del miele anche nella Toscana, una delle regioni a maggiore vocazione apistica del nostro Paese, che a settembre ospiterà la settimana del Miele di Montalcino (9-11 settembre).

Nel Bel Paese si contano 50.000 apicoltori, con 1,1 milioni di alveari, per un business di 60 milioni di euro, che arriva a 2,5 miliardi se si considera il servizio di impollinazione fornito dalle api all’agricoltura.

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