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11 I “TRE STELLE” D’ITALIA

5 ristoranti per 8 stelle: è Enrico Bartolini il nuovo re della Guida Michelin Italia

Conquista Tre Stelle, con il Mudec a Milano, e 2 con il Glam a Venezia. Vissani, tra i padri nobili della cucina italiana, ne perde 1

5 ristoranti per 8 stelle, compreso l’undicesimo tristellato del Belpaese, l’Enrico Bartolini al Mudec di Milano: è Enrico Bartolini lo chef più stellato d’Italia, che, nell’edizione 2020 della Guida Michelin, vede salire da 2 a 3, il massimo, le stelle del suo ristorante milanese, ed a 2 quelle del Glam di Venezia (resident chef Donato Ascani), oltre alle conferme stellate per la Trattoria Enrico Bartolini nella Tenuta La Badiola del Gruppo Terra Moretti, per il Ristorante Casual di Bergamo per la Locanda del Santuffizio a Cioccaro di Penango. Con Bartolini che, così, porta il massimo riconoscimento dell’alta ristorazione in quella Milano, da più parti considerata vera e propria capitale enogastronomica d’Italia, che oggi lo è ancora di più. “È bello per la città di Milano, che mi ha accolto solo tre anni fa, oggi per me è come vincere l’oro alle Olimpiadi”, ha detto Bartolini.
In un’edizione della guida che vede confermati tutti gli altri 10 tristellati,
con il Mudec che si unisce ad Uliassi a Senigallia, al St. Hubertus di Norbert Niederkofler, al Piazza Duomo di Alba di Enrico Crippa, al Da Vittorio a Brusaporto dei fratelli Cerea, al Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio della famiglia Santini, al Reale a Castel di Sangro di Niko Romito, all’Enoteca Pinchiorri a Firenze di Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde, all’Osteria Francescana a Modena di Massimo Bottura, alla La Pergola del Rome Cavalieri di Heinz Beck ed a Le Calandre a Rubano dei fratelli Alajmo. Una guida che registra anche due nuovi ristoranti a 2 stelle, riconoscimento che, oltre al Glam, è stato assegnato anche a La Madernassa di Michelangelo Mammolotti a Guarene. E che racconta anche di stelle perdute, con 4 locali che passano da 2 a 1 stella, con il caso più roboante che riguarda uno dei padri nobili della grande cucina italiana, Gianfranco Vissani, che vede il Casa Vissani di Baschi scendere ad una stella, insieme alla Locanda Margon di Trento, per cambio chef, al Ristorante al Sorriso di Soriso (Novara), e alla Locanda Don Serafino di Ragusa. Ma sono tanti, 22, anche i locali che, per chiusura, cambio chef o declassamento, perdono l’unica stella che avevano (compreso il Poggio Rosso a Castelnuovo Berardegna, da pochissimo entrato, e questa è una novità, nella galassia di Enrico Bartolini, ndr). Nel complesso, diventano 374 i ristoranti stellati, di cui 11 con tre stelle, 35 con 2 stelle, e 328 (con 30 new entry) con 1 stella.
Con la cucina italiana che si conferma “una delle più premiate ed amate nel mondo, sempre più di ispirazione anche per gli chef del resto del mondo, con la guida che racconta di un panorama decisamente dinamico, che mette insieme tradizione, competenza, prodotti locali, talento e creatività”, ha detto Gwendal Poullennec , direttore internazionale delle guide Michelin, sottolineando che nel mondo “la gastronomia non è mai stata così vivace, dalla California alla Cina, con la Guida che ne scatta una fotografia fatta di poco più di 3.000 ristoranti stellati nel mondo, di cui solo 130 con le Tre Stelle”.
A livello regionale, la Lombardia è la regione più stellata, con 6 novità: 62 ristoranti (tre con 3 stelle, 5 con 2 stelle e 54 con 1 stella), davanti al Piemonte con 46, alla Campania con 44, alla Toscana con 40 ed al Veneto con 37. Mentre l’Emilia Romagna, che da anni in partnership con la Michelin ospita la presentazione della guida, per due anni a Parma, e quest’anno a Piacenza, con 33 locali, è regina dei Bib Gourmand (locali dove si mangia bene con meno di 35 euro, 266 in totale in Italia).
Un’Emilia Romagna che, a Parma Capitale Italiana della Cultura 2020, in settembre ospiterà la presentazione della guida Michelin “Main Cities of Europe”, con tutto il meglio della ristorazione europea che farà rotta su una delle capitali della “food valley emiliana”, con Piacenza e Reggio Emilia, ultimo step di un progetto che ha visto la Regione legarsi alla Michelin con successo, come ricordato dall’Assessore al Turismo Andrea Crosini: “in 5 anni, grazie a questa partnership e al lancio di un prodotto turistico molto legato al food come la “Via Emilia Experience”, abbiamo visto crescere il numero di turisti a 60 milioni. E la Michelin è un pilastro di questa crescita: secondo un recente studio, il giro d’affari mosso dai ristoranti stellati in Italia è di 98 milioni di euro, di cui 42 legati direttamente alla ristorazione, ed il resto all’indotto”. Non male, per una guida nata nel 1900 da un’idea dei fratelli Michelin, a servizio dei viaggiatori, e che in Italia è arrivata all’edizione n. 65. Quella con più tristellati di sempre.

Focus - Le novità della Guida Michelin Italia 2020
Tre stelle
Enrico Barolini Al Mudec di Enrico Bartolini - Milano

Due stelle
Glam di Enrico Bartolini chef Donato Ascani . Venezia
La Madernassa di Michelangelo Mammolotti - Guarene

Una stella
Dagorini di Gianluca Gorini - Bagno di Romagna
Iacobucci di Agostino Iacobucci - Castel Maggiore
Apostelstube di Mathias Bachmann - Bressanone
L’Asinello di Senio Venturi - Castelnuovo Berardenga
Santa Elisabetta di Rocco de Santis - Firenze
Gucci osteria da Massimo Bottura chef Ana Karime Lopez Kondo - Firenze
Virtuoso di Antonello Sardi - Scarperia
Lunasi di Luca Landi - Viareggio
Petit Royal di Paolo Griffa - Courmayeur
Glicine di Giuseppe Stanzione - Amalfi
Monzù di Luigi Lionetti - Capri
La Tuga di Adriano Dentoni Litta - Ischia
George Restaurant di Domenico Candela - Napoli
Il flauto di Pan di Lorenzo Montoro - Ravello
Josè Restaurant di Domenico Iavarone - Torre del Greco
Idylio by Apreda di Francesco Apreda - Roma
Atelier di Giorgio Bartolucci - Domodossola
Fre di Bruno Melatti - Monforte d’Alba
Condividere di Federico Zanasi - Torino
Casamatta di Pietro Penna - Manduria
Memorie di Felix Lo Basso di Felice Lo Basso - Trani
Otto Geleng di Roberto Toro - Taormina
Zash di Giuseppe Raciti - Riposto
Impronte di Cristina Fagone - Bergamo
L’Aria di Vincenzo Guarino - Blevio
Villa Naj di Alessandro Proietti Refrigeri - Stradella
L’Alchimia di Davide Puleio - Milano
It Milano di Aldo Ritrovato - Milano
Storie d’Amore di Davide Filippetto - Borgoricco
Parco di Villa Grej di Nicola Gronchi - Forte dei Marmi

Focus - I premi Speciali
Passion for Wine by Consorzio Brunello di Montalcino - Rino Biglia, sommelier del Le Petit Restaurant (Cogne)

Servizio di Sala by Coppini Arte Olearia - Sara Orlando, Locanda di Orta (Orta San Giulio)

Chef Mentor by Eberhard Italia - Gennaro Esposito della Torre del Saracino (Vico Equense)

Giovane Chef by Lavazza - Davide Puleio del Ristorante L’Alchimia (Milano)

Chef Donna 2020 by Veuve Cliquot (a primavera)

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