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50 ANNI DI “FOJANEGHE”, VINO CHE UNISCE STORIE ED ESPERIENZE DIVERSE. NATO DALL’INTUIZIONE DI FEDERICO BOSSI FEDRIGOTTI CHE IN TRENTINO PORTO I “FRANCESI” MERLOT E CABERNET, RINNOVATO DA MASI CHE, NEL 2007, HA AGGIUNTO L’AUTOCTONO TEROLDEGO ...

Quando dall’incontro di esperienze diverse migliora le cose: 50 anni, nel 1961 fa nasceva il Fojaneghe, felice unione tra i vitigni “di Francia” merlot e cabernet con il Trentino, tra i primi esempi di “importazione bordolese”, per intuizione del Conte Federico Bossi Fedrigotti, nel vigneto di famigli a Rovereto. Un percorso che nel 2007 ha visto entrare un tocco in più di “autoctono” in più, con l’aggiunta del Teroldego, principe dei rossi del Trentino. Un’intuizione felice, in un’epoca in cui alla globalizzazione si risponde con l’affermazione dell’identità locale, nata dalla partnership storica tra la famiglia Bossi Fedrigotti, una delle realtà più antiche del vino trentino, e Masi Agricola, realtà storica, tradizionale ma anche votata alla ricerca e all’innovazione, della Valpolicella. Per celebrare questi 10 lustri di Fojaneghe, i conti Bossi Fedrigotti e la Famiglia Masi hanno impiantato una nuova vigna celebrativa fatta di 50 barbatelle tra Merlot, Cabernet e Teroldego, bagnate con il Fojaneghe. “La rievocazione di un rito antico - ha spiegato Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola - quando si “restituiva” alla terra un po’ di vino per ringraziarla del dono che ci aveva fatto, e che vuole essere di buon auspicio per il futuro”.

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