Dopo la denuncia di Aubert de Villaine, condirettore di Domaine de la Romanée-Conti, che punta l’indice contro la casa d’aste Acker Merrall & Condit, e sul ruolo che ha avuto tutta la “vicenda Kurniawan”, c’è molta più attenzione sui lotti che vengono battuti. Soprattutto sulla loro origine. Non c’è dunque da stupirsi e non appare superfluo che la casa d’aste Hart Davis Hart, quando parla del risultato della sua ultima vendita di vini, dice che all’incanto aveva solo vini con “provenienza impeccabile”. L’asta della casa di Chicago di scena ieri, oltre ad aver certificato la provenienza dei lotti, ha fatto anche registrare 7,5 milioni di dollari di incasso stabilendo dei nuovi record mondiali per i vini di Borgogna, Bordeaux e Champagne in asta.
Il “top lot” della giornata erano sei bottiglie di Richebourg 1985 che hanno incassato 113.525 dollari. Tra i lotti migliori anche una cassa di Domaine de la Romanée - Conti 1976 battuta a 101.575 dollari, altre sei bottiglie di Jayer 1985 Vosne - Romanée, Cros Parantoux (101.575 dollari) e una Jeroboam del 1971 Romanée -Conti venduta a 77.675dollari.
Tra gli altri record infranti anche una cassa del 1975 Pétrus (32.000 dollari), 12 bottiglie del 1966 Taittinger Comtes de Champagne venduti a 8500 dollari, sei bottiglie di di Coche - Dury 1986 Corton Charlemagne a 19.000 dollari e sei magnum del 1979 Cristal a 20.000 dollari.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025