La maggior parte dei giovani ha del vino un’immagine positiva: il 60,71% la associa a “tradizione e cibo genuino”, il 56,59% a “compagnia ed allegria” e solo il 5,34% a “depressione e solitudine”. Ma per quanto riguarda la realtà rurale, possiedono informazioni spesso limitate ad un’immagine stereotipa di tipo ambientalistico piuttosto che il contenuto produttivo reale le conoscenze sul mondo rurale risultano arretrate o errate, comunque non al passo con il percorso che l’agricoltura ha compiuto negli ultimi decenni. I giovani non possiedono neppure conoscenze corrette sulle caratteristiche qualitative dell’olio extravergine di oliva e sui benefici del vino, che costituiscono i prodotti più rappresentativi dell’economia agricola della nostra regione. Questo, in sintesi, quanto emerso, da una ricerca della Regione Toscana su “Il vino, i consumi alimentari e le nuove generazioni”, condotta in una trentina di scuole secondarie superiori della Toscana (su un campione di 1080 studenti). Lo scopo delle 46 domande rivolte agli studenti era scoprire il loro rapporto con il mondo rurale, con particolare attenzione alle loro conoscenze in merito e delle relative professioni, alla conoscenza ed al consumo dei prodotti tipici (vino e olio). La ricerca ha tenuto conto del luogo d’abitazione (campagna o città) e del contesto familiare (legato o meno al lavoro agricolo).
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