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9 italiani su 10 vogliono che ogni alimento riporti in etichetta l’origine scritta in modo chiaro e leggibile. A dirlo è la consultazione online lanciata da Ministero Politiche Agricole. Martina: “presenteremo all’Unione Europea questi risultati”

Nove italiani su 10 vogliono che ogni alimento riporti in etichetta l’origine scritta in modo chiaro e leggibile. È il risultato della consultazione pubblica online lanciata dal ministero delle Politiche agricole, contenuta tra le misure di “Campolibero” della Legge Competitività, per coinvolgere la collettività sulla trasparenza delle informazioni in etichetta sugli alimenti.
“Abbiamo avuto una partecipazione straordinaria - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - con più di 26.000 consumatori e operatori che ci hanno detto cosa vogliono leggere in etichetta. La risposta è stata univoca: l’indicazione chiara dell’origine della materia prima è un dato fondamentale per un’informazione trasparente e per la prevenzione delle frodi; oggi siamo più forti - ha precisato - perché presenteremo a Bruxelles questi risultati insieme a delle proposte incisive per rendere le norme nazionali sull’etichetta ancora più efficaci, in linea con le nuove disposizioni dell’Unione Europea”.
Se oltre il 96% dei consumatori ha dichiarato che è molto importante leggere in etichetta l’origine, per l’84% è fondamentale ci sia il luogo in cui è avvenuto il processo di trasformazione, per 8 italiani su 10 che il prodotto sia fatto con materie prime italiane e trasformato in Italia; a seguire il 54% controlla che sia tipico, il 45% verifica anche la presenza del marchio Dop e Igp, mentre per il 30% conta che il prodotto sia biologico. Quanto alle motivazioni, per 9 su 10, poi, è importante conoscere l’origine per questioni legate al rispetto degli standard di sicurezza alimentare, per il 70% è anche utile per questione etiche, come il rispetto delle normative sul lavoro.

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