E' "made in Trentino" il primo vero ed efficace esempio di legislazione enoturistica in Italia. La Provincia di Trento ha infatti elaborato un disegno di legge che finalmente mette insieme organicamente la cultura del vino a quella dei sapori, gastronomia, bellezze paesaggistiche ed agriturismo. La proposta di legge, che dovrebbe essere operativa entro dicembre 2000, dovrebbe avere (anche se per il momento c'è grande riserbo) un finanziamento di 50 miliardi (con fondi sia europei che della Provincia autonoma di Trento). La nuova disciplina, di fatto, prende in esame nella sua complessità il fenomeno eno-agriturismo: il punto centrale del disegno di legge è, comunque, quello dello sviluppo integrato e qualificato tra agricoltura e turismo come unico elemento in grado di generare investimenti e quindi creare occupazione e reddito. Una proposta che, di fatto, costituisce un miglioramento essenziale della ratio della legge nazionale sull'enoturismo, sicuramente troppo "vinocentrica" per creare sinergie nel territorio e quindi portare al successo il turismo del vino. Il vino può determinare, in presenza di particolari parametri, il successo di un territorio e della sua economia, ma deve ben interagire con gli altri elementi d'eccellenza di un area (cultura, arte, natura, prodotti agroalimentari, agriturismo, artigianato …). Il Trentino, dopo anche l'ok sulla parte finanziaria del disegno di legge da parte dell'Unione Europea, sperimenta, insomma, per primo in Italia il felice abbinamento vino-sapori-agriturismo.
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