Tre novità imprenditoriali sul fronte del vino nel Sud Italia. La prima interessa la Tasca d’Almerita, dove è arrivato con il ruolo di direttore generale quel Gaetano Zangara che, per venti anni, è stato al vertice della Duca di Salaparuta, caratterizzandone l'attività di marketing, la filosofia qualitativa e l’allargamento della gamma dei vini. La Tasca d’Almerita (nel ’99, 24 miliardi di fatturato, 3 milioni di bottiglie prodotte, 40% di export), inoltre, sta da anni investendo molto nella creazione dello staff commerciale: è, infatti, in via di soluzione il contratto con la MID Miceli, la società che ha rappresentato in esclusiva in Italia e nel mondo la cantina di Regaleali. La seconda novità è che l’accoppiata Maurizio Zanella-Paolo Marzotto (ovvero Ca’ del Bosco) hanno acquistato terreni a Santa Cristina di Gela (Palermo) ed a Pachino (Siracusa), per un totale di 30 ettari (non tutti ancora in produzione): a Santa Cristina di Gela, saranno coltivati Petit Verdot e Viogner ed a Pachino solo Nero d'Avola, il grande vitigno siciliano.
La terza novità arriva dal GIV, il Gruppo Italiano Vini (sempre più orientato sulla filosofia del rapporto qualità-prezzo), che continua la sua strategia di rafforzamento e di qualificazione al Sud: 22 miliardi di investimenti per le sue tre cantine, cioè Rapitalà (Palermo), Terre degli Svevi (Potenza), Cantina di San Pancrazio Salentino (Brindisi).
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