"Genius Loci": un'espressione semplice con cui i latini individuavano qualcosa di straordinario ed unico legato ad un luogo: quel quid a volte fatto solo di suggestioni, magari un profumo oppure il modo particolare di suonare del vento che entrano nel cuore del visitatore e trasformano un viaggio in qualcosa d'indimenticabile. L'idea del Festival "Genius Loci", dal 26 al 30 luglio, grazie all'organizzazione del Comune e ProLoco di Gualdo Cattaneo e dell'azienda del Sagrantino "Colpetrone" (con la collaborazione del Centro Agro Alimentare dell'Umbria), nasce proprio dal mettere insieme la suggestione di un luogo, la Rocca di Gualdo Cattaneo, una musica girovaga che abbraccia tradizione e sonorità contemporane, e poi l'espressione più alta del "Genius Loci" di queste terre: il Sagrantino di Montefalco. Un vino autoctono che è ormai entrato nel gotha dei vini mondiali. E Gualdo Cattaneo, insieme a Bevagna, Castel Ritaldi, Giano dell'Umbria e, logicamente Montefalco, è il cuore di questa produzione, cinque comuni che non a caso hanno dato vita alla "strada del Sagrantino", fortemente voluta dal Centro Agro Alimentare dell'Umbria. Ed è proprio a Gualdo Cattaneo che nasce l'etichetta Colpetrone, azienda della Saiagricola, un Sagrantino che ha avuto quest'anno, per la prima volta, i famosi tre bicchieri come riconoscimento di grande qualità.
Cinque serate con un tema musicale differente ed un'interpretazione diversa del Sagrantino di Montefalco: dai ritmi del Senegal nasce un tema di fratellanza, il Sagrantino e gli altri grandi rossi della zona; il calore del flamenco illustra il confronto tra Sagrantino passito e i grandi vini iberici quali Porto, Madeira …; ai suoni urbani, all'hip hop dei Novalia si accompagna una serata di goduriosa riflessione: da una parte il Sagrantino e dall'altra i vini senza grandi pretese e troppo spesso senza grandi qualità (non è forse il caso di "bere meno ma bere meglio"?); Sagrantino, Barolo, Amarone, Brunello, i grandi vini da meditazione per lasciarsi andare con i poteri del suono che nascono dal pianoforte di Roberto Cacciapaglia; ultima serata dedicata alla musica fusion, world, ed allora il Sagrantino si confronta con i grandi vini internazionali: dagli Stati Uniti all'Australia al Cile.
Maestro di "cerimonia" sarà ogni sera Salvatore Denaro, esperto enogastronomo e profondo conoscitore delle bontà del territorio che, con la sua enoteca "Il Bacco Felice", è riuscito connotare Foligno, in Italia e all'estero, non più solo come "uno snodo ferroviario, con una caserma intorno".
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