Novità da due gruppi leader Usa, i Mondavi ed i Gallo, peraltro molto attivi in Italia. Robert Mondavi, dopo i recenti acquisti in Toscana in joint-venture con i Frescobaldi, continua la sua grande corsa mondiale nell’acquisto di vigneti: l’ultimo, in ordine di tempo, nel territorio di Linguadoca, dove subito forte si è alzato il malumore dei vignaioli francesi, che sostengono “che verrebbero sconvolti i metodi vinicoli tipici, strutturatisi in secoli di tradizione, a favore di una produzione industriale di massa”. Ma David Pearson, portavoce della Mondavi, tranquillizza: “andiamo in Francia soltanto per produrre un vino con caratteristiche francesi, non per appropriarci dell’intera zona”. La Gallo (fondata nel 1933 a Modesto in Usa da due piemontesi, Ernest e Julio), il più grande gruppo di vino al mondo (2.800 miliardi di lire di fatturato nel ’99, web: www.gallo.com ; 750 milioni di bottiglie di vino; 6.000 ettari in California a Sonoma a nord di San Francisco), entreranno invece, in maniera più massiccia, sul mercato italiano (in programma una pianificazione di ingenti investimenti promozionali) e distribuiranno, con i loro 9 agenti esclusivi (a cui si aggiungeranno ben presto altri 10 agenti), direttamente i propri vini, soprattutto nella grande distribuzione, grazie anche a strumenti moderni, diversi ed innovativi di comunicazione e merchandising. La Gallo è oggi presente in Italia in circa 500 punti di vendita ed i suoi prodotti si inseriscono in diverse fasce di prezzo (dalle 9.000 lire alle 120.000).
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