Anche quest’anno, nella prima decade d’agosto, la magia dell’antica tradizione si sposerà con l’innovazione: la Tenuta Donnafugata, azienda siciliana della famiglia Rallo, famosa per il suo “Mille e Una Notte” e per il “Chiarandà del Merlo”, fra pochi giorni inizierà la vendemmia in notturna delle uve bianche (Chardonnay, poi Sauvignon Blanc e quindi Ansonica) per esaltarne la qualità ed il potenziale organolettico e per preservarle dalle problematiche dell’alta temperatura. “Gli studi effettuati dai più autorevoli esperti (Eynard e Dalmasso) - spiega il proprietario Giacomo Rallo - hanno stabilito che la temperatura ottimale per la raccolta delle uve dovrebbe essere compresa tra i 18° ed i 22° C e per la pressatura tra i 10° ed i 12° C, al fine di preservare al massimo il patrimonio aromatico delle uve ed il loro potenziale gusto-olfattivo. In considerazione della già annunciata calura estiva in arrivo, la raccolta notturna sarà anticipata alla prima decade d’agosto in funzione del grado ottimale di maturazione delle uve, a partire da quelle Chardonnay, procedendo poi con il Sauvignon Blanc e l’Ansonica. In Sicilia, la vendemmia inizierà ai primi d’agosto, un mese dalle temperature diurne molto elevate; è dunque evidente la rilevanza che assume la vendemmia nelle ore notturne. Grazie a questa scelta tecnica, che s’inserisce in un progetto più ampio di sperimentazione e ricerca, il vino della vendemmia notturna, secondo i risultati delle analisi di laboratorio e sensoriali, presenta una carica aromatica interessantissima unita ad una morbidezza eccezionale”. “La vendemmia notturna presenta poi - continua Rallo - anche altri vantaggi: si ottiene un risparmio energetico di circa il 75% (in quanto si riduce l’impiego d’energia per la refrigerazione delle uve). E poi è molto gradita ai vendemmiatori, i quali lavorano in condizioni di gran lunga più confortevoli e ricevono una paga più alta rispetto a quella prevista per il lavoro diurno”. La vendemmia notturna di Donnafugata, prima azienda in Italia ed in Europa ad averla introdotta, ha già fatto il giro del mondo, al punto che, nel Rodano, in Francia, è stato eseguito nel ‘99 lo stesso esperimento.
La vendemmia notturna è anche un’operazione suggestiva e legata fortemente ad una tradizione che risale agli Elimi, popolo che sotto la Rocca di Entella iniziò nel IV secolo a.C. la coltivazione della vite. Nel 60 a.C. Plinio raccomandava di non vendemmiare quando facesse troppo caldo o troppo umido; gli antichi Romani davano il via alla vendemmia in coincidenza con l’equinozio d’autunno, perché le operazioni di raccolta dell’uva avvenissero nei più freschi mesi d’ottobre e novembre.
La Tenuta Donnafugata è stata creata, nel 1983, da Giacomo Rallo, quarta generazione della famiglia siciliana con la più antica tradizione nei vini d’alta qualità, ha una produzione annua di 1.600.000 bottiglie, con un fatturato che, nel 2000, dovrebbe raggiungere i 15 miliardi (20% export). Nella Tenuta di Contessa Entellina, Donnafugata furono chiamati, nell’Ottocento, i territori collinari dell’alto Belice, dove la regina Maria Carolina, consorte di Ferdinando IV di Borbone, si rifugiò in fuga da Napoli dopo la vittoria di Murat. Una terra resa celebre, inoltre, dall’ambientazione, proprio nell’agro di Contessa Entellina, di alcuni episodi del celebre “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa. Elementi che hanno fatto crescere in modo significativo il numero dei visitatori all’agro di Contessa Entellina e alle storiche cantine della famiglia Rallo a Marsala (5.000 i cultori del vino che partecipano agli appuntamenti enoturistici dell’azienda).
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