“I controlli sono vitali per tutelare i produttori onesti e debbono seguire il prodotto dalla “raccolta e trasporto” dell'uva fino all'imbottigliamento”. E’ quanto si propone di fare il Ministero delle Politiche Agricole che fissa, in oltre 20 cartelle, disposizioni dettagliate ad un vero e proprio “plotone” di possibili controllori (Ministero delle Finanze, Carabinieri, Assessorati all'Agricoltura, Nas, Aima, rappresentanza italiana a Bruxelles). Con questa circolare - secondo la quale sarebbero numerose le scappatoie di alcuni produttori disonesti per trasformare “acqua sporca” in “buon” vino italiano: “si aggiustano le bevande con alcol e acquavite; circolano documenti falsi o falsificati; si registrano movimentazioni fittizie e dichiarazioni gonfiate; si tagliano vini (anziché uve) rossi e bianchi per farli diventare rosati; si usano fecce e vinacce, o ancor peggio, sostanze chimiche” - il Ministero afferma in buona sostanza “attenti al vino che comprate, non sempre la qualità del prodotto è all’altezza di quanto promettono alcune etichette e non sempre l’elevato prezzo equivale ad altrettanta qualità”. Insomma, a leggere questa circolare, diramata dalle Politiche Agricole, sui controlli da effettuare nella incipiente campagna vendemmiale, sembra proprio che il campionario delle frodi e sofisticazioni del vino in Italia sia davvero infinito!
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025