Due tra i più grandi enologi italiani, Ezio Rivella e Giacomo Tachis, non hanno dubbi, anche se avvertono "è ancora presto": "la vendemmia 2000 sarà buona/molto buona e sarà anticipata di almeno una settimana un po' dovunque (dieci giorni addirittura al Sud). Ma, come lo scorso anno, sarà un po' a "macchia di leopardo" in tutta la Penisola (causa clima e malattie)". "Il raccolto - assicura Tachis - sarà veramente magnifico al Sud (soprattutto Sicilia) ed in Sardegna. Bene anche nelle Marche". "Buona in Toscana ed in Umbria, meno in Piemonte e, più in generale, al Nord" aggiunge Rivella, ancora al vertice della Castello Banfi (lascerà la carica di amministratore delegato - è ufficiale - il 31 dicembre 2000). Sarà l'ultima vendemmia a Montalcino del grande manager-enologo che dal nulla a creato l'impero Banfi ? "No, perché rimarrò come superconsulente dell'azienda", spiega. Una visione più completa dell'andamento della vendemmia in Italia non si potrà comunque avere verso il 25/30 agosto, quando diverse aziende inizieranno il raccolto di alcune uve (Castello Banfi, ad esempio, inizierà il 25 agosto, con pinot grigio e chardonnay; per il Brunello di Montalcino si parla del 15 settembre). Per i primi giorni di settembre sono attese, poi, come ogni anno, le stime sulla quantità e sulla qualità, peraltro sempre impeccabili, dell'Associazione degli Enologi Italiani, diretta da Giuseppe Martelli. Intanto, gli esperti dell'Unione Italiani Vini stimano per la vendemmia 2000 una produzione sui 60 milioni di ettolitri (58 milioni di ettolitri nel '99; 57 milioni nel '98; 50 milioni nel '97).
Passando, quindi, rapidamente in rassegna le regioni sul piano della qualità si può affermare (ma la prudenza non è mai troppa, in quanto è ora il momento decisivo) che si tratta di una grande vendemmia al Sud (Sicilia e Sardegna, dove già si è iniziata la raccolta delle uve bianche, e Puglia); più che buona, ma non a cinque stelle in Toscana, un po' alle prese con oidio ed altre malattie; più che buona anche in Umbria e nelle Marche; non bella in Veneto, colpito duramente dal cattivo tempo, soprattutto nella Valpolicella classica; ottima in Friuli Venezia Giulia, in particolare nel Collio; non bene, in Piemonte, che deve fare i conti con i negativi andamenti climatici nel Cuneese e nell'Astigiano; stesso discorso per l'Emilia Romagna (soprattutto attorno a Modena e Reggio Emilia), Oltrepò pavese e Liguria; in Trentino raccolto di qualità buona-ottima; buona qualità, ma niente più, in Franciacorta (dove la flavescenza dorata ha preoccupato molto).
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