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QUALITA’ SENZA COMPROMESSI, VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO, NEW ECONOMY: IL SAGRANTINO DI MONTEFALCO PRESENTA LE SUE STRATEGIE PER IL MERCATO GLOBALE DEL VINO

Italia
Marco Caprai

Un vitigno ed un vino sul quale scommettere ? Il Sagrantino di Montefalco, di sicuro uno dei fenomeni più interessanti della nuova enologia italiana: questa docg dell’Umbria, oggi tra i rossi più alla moda, esaltato dalle guide e richiesto dagli appassionati di vino di tutto il mondo, è infatti la dimostrazione di come l’Italia del vino può trovare - grazie alla qualità senza compromessi e alla valorizzazione di un vitigno autoctono “cento per cento” - i motivi per affrontare ed essere vincente nel panorama dell’enologia mondiale. Grazie al suo grande passato (lo hanno scoperto ed impiantato, i seguaci di San Francesco e, sempre nel Medioevo, il Comune lo tutelava con una specifica legislazione), ad un presente denso di risultati (è di questi anni il successo di critica e dei consumatori) ed un grande futuro (legato all’eleganza, alla ricchezza di polifenoli, alle sensazioni organolettiche che ricordano l’inventario di un suk arabo: cuoio, spezie, incenso), il Sagrantino non teme, insomma, il mercato globale e le sfide della nuova economia: con “Harvest in Montefalco”, un importante evento cultural-musicale-enogastromico, dal 14 al 17 settembre, in questo territorio tra i più ricchi di storia, arte, cultura, enogastronomia dell’Umbria, questa piccola docg d’Italia spiegherà la formula del suo successo mondiale. Con “Harvest in Montefalco”, ideato e realizzato dal Centro Agro Alimentare dell’Umbria ( info: www.umbriadoc.com ), si ricreerà anche la grande atmosfera della festa tipica dei giorni della raccolta dell’uva, con eventi di musica popolare, concerti in cantina e nelle piazze (il clou è quello di Max Gazzè, in programma il 14 settembre), degustazioni enogastronomiche (da non perdere l’eccellente Sagrantino ’97, presentato da tutte le aziende), tour nelle cantine ed anche convegni (di importanza strategica per il futuro delle aziende vitivinicole quello su “New economy e nuova agricoltura: il valore della filiera breve”, in calendario a Bevagna il 16 settembre). E poi, logicamente, si parlerà della vendemmia: "adesso, è ancora presto per fare un’analisi seria ed approfondita. Posso, comunque, affermare - spiega il presidente del Centro Agro Alimentare dell’Umbria, Marco Caprai - che la vendemmia 2000 sarà buona ed anticipata (circa 7/10 giorni rispetto al ‘99). La quantità sarà, invece, un po’ sotto la media degli ultimi anni. Il raccolto del Sagrantino, comunque, non inizierà prima del 20 settembre”.

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