E’ un evento storico: da oggi, a Montalcino, è iniziata la vendemmia del Sangiovese, il vitigno da cui nasce il famoso Brunello e Rosso. Un fatto che non si ricorda a memoria d’uomo e non trova riscontro nella documentazione storica. “Di regola, le uve si raccolgono - spiega Fabrizio Bindocci, amministratore della Tenuta Il Poggione (500.000 bottiglie, di cui 180.000 a Brunello, dai 100 ettari di vigneto; 8 miliardi di fatturato; di proprietà di Leopoldo, Clemente e Livia Franceschi) - ad iniziare dal 20 settembre. Ma quest’anno, l’andamento stagionale molto anticipato sin dalla primavera (il 10 luglio l’uva era già invaiata) ed anche dai nuovi cloni di Sangiovese (che rispetto a quelli tradizionali hanno una maturazione più anticipata e sono chiaramente migliorativi sul piano della qualità) hanno, di fatto, creato questa situazione: la vendemmia del Rosso e del Brunello in agosto non è mai successo nella storia di questo vino”. Un evento che non interessa tutte le aziende di Montalcino, ma comunque tre importanti aziende (che iniziano oggi o domani): la Tenuta Il Poggione (che Hugh Johnson, uno dei massimi esperti di vino al mondo, definisce “probabilmente l’azienda più costante per il Brunello e Rosso di Montalcino”), la Tenuta Col d’Orcia ed i Tenimenti Angelini-Val di Suga. “La pianta è arrivata a maturazione regolarmente. Le uve sono mature - aggiunge l'agronomo Giuliano Dragoni, responsabile del settore agronomico della Tenuta Col d’Orcia, una delle grandi ed eccellenti aziende agricole (1 milione di bottiglie, di cui 350.000 a Brunello, dai 135 ettari di vigneto; 10 miliardi di fatturato; di proprietà di Francesco Marone Cinzano, figlio dello scomparso Conte Alberto Marone Cinzano, che era il maggiore azionista della Cinzano e della Florio) - ed è dunque è il momento naturale per vendemmiare. Prima di fare questa scelta, logicamente, abbiamo anche compiuto innumerevoli prove, vigneto per vigneto, per controllare la regolarità e la giustezza di tutti i valori (alcol, acidità, ph, conformazioni degli acidi): siamo, ad esempio, a 13,5 gradi d'alcol. Ma ad influire sull'anticipo della vendemmia sono anche i nuovi cloni ed anche le scelte dei terreni, dei portinnesti adatti ai terreni scelti e cure agronomiche personalizzate a ciascun vigneto". "Comunque - conclude Fabrizio Bindocci, che, oltre ad essere amministratore della Tenuta il Poggione (azienda che fino alla scorsa vendemmia era guidata dalla storica figura di Pierluigi Talenti, scomparso recentemente), è anche vicepresidente del Consorzio del Brunello - la vendemmia si può giudicare buona o cattiva solo quando le uve sono in cantina: infatti, nel '92, le uve erano perfette, ma poi al momento della vendemmia 20 giorni di pioggia vanificarono tutto".
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