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IL DJ ANDREA PEZZI E L’ATTRICE CLAUDIA PANDOLFI PRESTO IN TOSCANA A FARE VINO

Italia
Andrea Pezzi e Claudia Pandolfi nella villa della Tenuta Il Greppo con Franco Biondi Santi

Sarà un borgo medievale toscano ad ospitare un centro creativo multimediale da dove partirà un importante programma che navigherà su Internet. A tirare le fila Andrea Pezzi, il giovane dj conduttore di “Kitchen” su Mtv, oggi impegnato in un mega progetto che ha le colline toscane come meta. Se la trattativa in corso andrà in porto, tra pochi giorni sarà la terra senese ad ospitare questa iniziativa ancora tutta “top secret”. Un incontro quello di Andrea Pezzi con la Toscana che nasce dal sapore del vino. E che vino. Il Sassicaia, il grande rosso di Bolgheri. “L’ho assaggiato una sera di tre anni fa, a cena con amici - racconta il conduttore di ‘Kitchen’ - ti piace mi fanno loro? Porca vacca, ho risposto io. Beh era un Sassicaia. Da quel momento ho cominciato ad appassionarmi al vino, al cibo, al gusto di mangiare e del bere di qualità”. Un’illuminazione, una passione travolgente. E’ così che è nato il suo amore per la Toscana e per i suoi vini. E il “Vinitaly 2000”, dove è stato il testimonial che ha traghettato la Regione Toscana e Radio Capital nel mondo dei giovani, ha rafforzato in lui e nella sua compagna Claudia Pandolfi, la beniamina del serial tv ‘Un medico in famiglia’, la voglia di scoprire il mondo del vino. Ha incontrato produttori famosi come Biondi Santi e Castello Banfi. Nomi che fino ad allora per lui erano solo mito, si sono concretizzati in vini rotondi, profumati, morbidi, tanto che in primavera ha colto l’occasione per fare una visita alle cantine più famose della Toscana. Come un vecchio amico ha assaporato i vini alla tavola dei Bianchi a Monsanto e dei Cecchi di Castellina, di Donatella Cinelli Colombini alla Fattoria Il Colle di Trequanda fino a spillare il Brunello dalla botte nella cantina ricca di fascino dei Biondi Santi e vedere custodite in un caveaux bottiglie secolari. “E’ stata un’emozione unica che porterò con me per tutta la vita”. Sta diventando un collezionista appassionato e tra i suoi leader ci sono anche il Montepulciano d’Abruzzo di Valentini e l’Amarone di Quintarelli. “Non crediate che sia un gran bevitore o un intenditore, anzi proprio no. La cosa che mi piace del vino è che comunque quando lo bevi devi sforzarti di capire perché ogni vino è diverso dall’altro, ogni annata è diversa dall’altra e niente è scontato. Ogni sorso è mille sensazioni ed un’emozione irripetibile. Mi affascina scoprire il mondo che ci sta dietro, ogni produttore è come un maestro di cultura e inoltre amo il senso di convivialità che crea stappare una buona bottiglia di vino con gli amici. Tutto questo fa nascere in me il desiderio di diventare vignaiolo e raccontare a mia volta attraverso un colore, un profumo, un sapore il mio mondo”. Tra i suoi sogni c’era l’incontro con l’enolgo più famoso d’Italia Giacomo Tachis. Emozionato come un ragazzo, intimorito davanti all’idolo del mondo del vino, parla con l’enologo Giacomo Tachis, lo ascolta come se le parole dell’enologo fossero vangelo. “Per me è stato come incontrare un padre, è da lui che voglio imparare a fare il vino, e nel borgo medievale dove nascerà questo centro supertecnologico ci sarà anche una fattoria dove farò il mio vino.



Marzia Tempestini

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