Robert Mondavi, classe 1913, figlio di emigrati marchigiani, laurea alla Stanford University nel '36, è il fondatore della viticoltura della Napa Valley (California) ed in soli 20 anni ha messo in piedi un'azienda con oltre 2.225 ettari di vigneti ed una produzione di 77 milioni di bottiglie. Ne ha valorizzato i vini con le tecniche di vigneto e di cantina (è stato il primo ad utilizzare la fermentazione a freddo), ha capito le potenzialità ed ha investito nel turismo del vino, soprattutto con l'abbinamento vino e cibo, ha adottato un'illuminata politica di marketing che lo ha portato, già nel '79, a concludere accordi di produzione e commercio con alcune fra le più importanti aziende a livello internazionale, come la Baron Philippe de Rotschild di Chateau Mouton, diventando così uno dei più grandi produttori di vini di qualità su scala mondiale (esporta, fra l'altro, in 90 Paesi e la sua azienda è quotata anche al Nasdaq dal '93, di recente ha varato un programnma di investimenti di 80 milioni di dollari).
Dal '95, in Italia, produce a Montalcino, in Toscana, con Frescobaldi, due vini importanti, "Luce" e "Lucente".
L'Italia del vino è percorsa da un grande dibattito. La produzione con i grandi vitigni internazionali (merlot, cabernet ...) si dice non possa reggere a lungo la competizione dei produttori emergenti per ragioni che non toccano tanto la qualità quanto i costi di produzione. A questa tesi, si contrappone chi valuta la valorizzazione dei vini autoctoni (Amarone, Barolo, Chianti, Brunello, Montepulciano d'Abruzzo, Sagrantino di Montefalco etc.) non solo come patrimonio culturale, ma anche come carta vincente per conquistare il consumatore internazionale mantenendo prezzi di un certo livello. Che opinione ha in proposito?
"È importante per il consumatore capire come un vino riflette le proprie origini; il motivo per cui ha quel profumo e quel gusto: ad esempio, noi vogliamo che chi assaggia "Luce" o "Lucente", i vini della nostra joint-venture con i Marchesi de' Frescobaldi, sia in grado di dire "è un vino italiano"; così come vogliamo che i nostri vini californiani siano riconosciuti come vini della California. Credo che dovremmo rispettare il patrimonio culturale di un vino e che se la gente conosce che cosa rende unico un vino capisce e ne apprezza meglio il valore".
Politica dei marchi, immagine e comunicazione, creazione di nuovi prodotti, politica del prezzo, enoturismo
: quali sono, secondo la sua esperienza, gli aspetti migliori su cui puntare per favorire il consumo di vino ?
"Il vino è sempre più stile di vita ed ha un numero sempre maggiore di consumatori che apprezzano le sue caratteristiche. Il vino, poi, storicamente, accompagna da sempre i momenti più significativi dell'esistenza: matrimoni, anniversari e festività. Come produttore sono soddisfatto che, nella gran parte dei Paesi, gli appassionati del vino apprezzino ormai sempre prodotti di qualità e dal giusto rapporto qualità-prezzo. Come del resto, sempre più persone, stanno scoprendo i vini pregiati ed i loro vantaggi. La chiave per incoraggiare il consumo del vino è quella di educare il consumatore, incoraggiandolo sempre a scoprire e provare vini, nuovi e diversi".
Vino & Internet: ci sarà sviluppo dell'e-commerce ?
"Internet è stata ed è fondamentale in primo luogo per l'informazione. Ha permesso la perfetta conoscenza nel mondo dei vini della Mondavi per la maggior parte dei nostri consumatori: dove possono essere acquistati, caratteristiche, abbinamenti
Ed i consumatori ritengono questo tipo di informazione davvero molto importante, insostituibile: ciò evidenzia come l'educazione è il fattore che farà incrementare rapidamente il commercio elettronico. Fondamentale per l'e-commerce è anche il ruolo dei distributori: le relazioni con i distributori sono eccellenti e continuiamo a lavorare a stretto contatto con loro per semplificare il sistema della distribuzione del vino, sia con i metodi di spedizione tradizionali sia attraverso Internet".
Il "vino biologico": è una moda, una segmentazione della produzione con suoi consumatori ben identificati o può rappresentare una svolta nel sistema di produzione e vinificazione?
"La Mondavi utilizza pratiche di produzione naturale nei suoi vigneti, convinta che tali tecniche possano produrre un vino migliore e più naturale. Il limitato uso di pesticidi, le tecniche manuali di coltivazione e diserbo, un uso regolato dell'acqua e l'incoraggiamento alla crescita nei nostri vigneti di predatori naturali per topi e talpe, contribuiscono alla produzione di vini di qualità. I consumatori apprezzano e capiscono il valore aggiunto di queste tecniche al fine del migliore godimento del nostro vino".
L'enoturismo è da molti considerato la carta vincente - oltre che per sviluppare economicamente un territorio valorizzando al meglio storia, tradizioni, economia, cultura, arte
- anche per avvicinare al mondo del vino le giovani generazioni. Lei che ne pensa ?
"E' vero: lo abbiamo potuto vedere direttamente dalle nostre esperienze in Napa Valley: chi apprezza il vino vuol conoscere e visitare i territori di produzione. Quando nel 1966 abbiamo avviato l'impresa avevamo pochissimi "enoturisti": oggi accogliamo migliaia di visitatori al giorno, felici di visitare la California e la Napa Valley".
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