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SALONE DEL NOVELLO 2000: GIUDIZI & CURIOSITA'

Quasi 5.000 fra ristoratori, baristi, sommeliers e addetti ai lavori, una cifra doppia rispetto al '99: questi i nuovi del Salone del Vino Novello di Vicenza. Un'edizione-record, tenuta a battesimo dalla giornalista Cristina Parodi con il Novello del Conte D'Attimis Maniago di Buttrio (scelto a sorte), che conferma che il suo futuro è roseo: tutta l'Italia del vino guarda, insomma, con grande fiducia a Vicenza per il suo ruolo trainante nella valorizzazione di un prodotto ancora giovane che muove già 150 miliardi l'anno. Ecco, a questo proposito, alcune impressioni di produttori e del presidente della Fiera di Vicenza: "il Novello 2000 è il più buono di sempre - confida Gianni Zonin, a capo dell'azienda di Gambellara - Il segreto è la vendemmia anticipata". Che sia un'annata d'autore lo conferma pure il trevigiano Giorgio Polegato, un'azienda a Refondolo, specialista di Prosecco che si chiama Astoria: "E' ben strutturato e ha un bouquet strapordinario". "Va bene berlo fino a Natale - dice il marchese Ferdinando Frescobaldi - Per produrlo ci vogliono aziende tecnologicamente avanzate e si può fare ancora molto". "Finora - sottolinea il presidente della Fiera di Vicenza, Lasagna - le case lavorano quasi esclusivamente su ordinazione, ma nel giro di due anni si potrebbe raddoppiare il numero delle bottiglie. Il margine per andare avanti c'è. Ora ci vuole una linea commerciale adeguata".

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