Veronafiere, terzo polo fieristico italiano e tra i primi venti in Europa, leader nel settore agricolo ed agroalimentare (con le rassegne Fieragricola, Sol, Vinitaly, dal 5 al 9 aprile ...), ha presentato a Parigi e Francoforte, nei giorni scorsi, il "core business" della propria attività: la creazione di un network per l’internazionalizzazione; la certificazione, prima e unica fiera in Italia, dei dati relativi alle proprie manifestazione (da parte della società costituita dalle fiere tedesche FKM); il lancio e lo sviluppo del progetto telematico "Global Fair" per prolungare online per 365 giorni l’anno e 24 ore su 24 i servizi e le opportunità che la fiera "tradizionale" offre; una convinta e costruttiva partecipazione all’attività politico-fieristica europea e mondiale; una profonda attenzione al marketing territoriale al servizio della visibilità del comprensorio in cui opera e per il quale genera un indotto, di occupazione e di reddito, di forti proporzioni. Sull’internazionalizzazione, in particolare, l’attenzione si concentra da tempo sui Paesi dell’Asia, con particolare riguardo alla Repubblica Popolare di Cina, "dove - si legge in una nota stampa di Veronafiere - si organizza dal ’98 una rassegna dedicata al mondo vitivinicolo (China International Wine Expo), ma anche al settore agricolo e con la quale ha ventennali rapporti di collaborazione ed al Giappone (dove sarà presente con proprie iniziative nel 2001); sui Paesi dell’area del Mediterraneo e dell’Africa (con la Tunisia ha siglato un accordo di partnership); sul Sud America e Stati Uniti d’America, dove organizza e partecipa a manifestazioni ed iniziative mirate".
Ma lo sviluppo di VeronaFiere (fatturato 2000: 85 miliardi), è basato anche su alcune fondamentali linee di intervento strategico, linee che si sviluppano attraverso il "masterplan", uno strumento operativo che prevede un investimento di 85 miliardi, finalizzato alla realizzazione di nuove infrastrutture: tra le priorità, la costruzione di un parcheggio multipiano per 2100 posti auto, il miglioramento ed ampliamento del quartiere espositivo (agli attuali 300.000 metri quadri se ne aggiungeranno, fra scoperti e coperti, altri 100.000 e che sarà dotato anche di un nuovo padiglione polifunzionale di 15.000 metri quadri, in aggiunta ai 10 attuali). Verrà ampliato anche il Centro Congressuale - dotato oggi di 13 sale per oltre 1.600 posti complessivi - e verrà dato corso ad un importante sforzo nel settore dei servizi integrati ed avanzati di supporto ad espositori ed operatori, con particolare riferimento alla creazione di innovativi mezzi informativi, con l’utilizzo delle più avanzate tecniche di "information technology".
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