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E' IL "BARDOLINO" LA DOCG NUMERO 22 D'ITALIA, LA PRIMA NEL VENETO

C’era una casella vuota nell’enologia veneta che sarà riempita il prossimo 15 febbraio: è, infatti, ormai certo che il Bardolino superiore sarà il primo rosso del Veneto a fregiarsi della denominazione di origine controllata e garantita (nonchè la numero 22 in Italia).

La parola definitiva sarà data dal Comitato Nazionale Doc che, come già sottolineato, si riunirà il 15 febbraio prossimo. Ma sulla decisione del Comitato non ci sono ormai dubbi in quanto sono state approvate, durante l’audizione pubblica dei giorni passati, anche tutte le modifiche proposte congiuntamente da produttori, vinificatori e imbottigliatori.

Si tratta di un passo che si può a ragione definire "storico" e che, in qualche modo, consacra anche sul piano qualitativo uno dei vini italiani più noti al mondo. La docg al Bardolino superiore arriva dopo numerosi anni di impegno sia in vigneto che in cantina che ha visto coinvolto in prima linea il Consorzio di tutela che ha incentivato il rinnovamento dei vitigni con cloni di Corvina e Rondinella meno produttivi.

Il Bardolino superiore potrà fregiarsi della docg già dalla vendemmia 2001 e quindi sarà sul mercato nel novembre 2002. In questo modo, il Bardolino finalmente avrà una sua punta di diamante capace di qualificare e valorizzare ulteriormente la produzione di una delle maggiori aree vitivinicole italiane. Una docg che arriva dopo che si è deciso di abbassare la resa ad ettaro da 130 a 90 quintali con una riduzione, quindi, del 40% e una densità del vigneto che passa dalle tradizionali 3.000 piante a oltre 5.000 piante/ettaro. Tutto ciò avviene con l’obiettivo di arrivare ad un Bardolino superiore importante per corpo e colore, di grande carattare, con un contenuto alcolico di 12 gradi raggiunto già sulla pianta e quindi senza bisogno di ricorrere a concentrati.

L’operazione Bardolino superiore docg è stata gestita dal Consorzio di tutela attraverso un’azione di autodisciplina dei soci, avviata nel ’99, e basata su due proposte di modifica del disciplinare di produzione che prevedevano l’inserimento di nuovi vitigni (Corvinone, Marzemino, Cabernet Sauvignon e Merlot) per il riconoscimento della docg.


Fabio Piccoli

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