Per il Nobile di Montepulciano il 2000 è stato l'anno del grande exploit commerciale: con 4 milioni e 730.000 bottiglie vendute ha registrato, infatti, un incremento del 27% rispetto all'anno precedente. Di queste, il 60% ha raggiunto i mercati esteri (tra i principali, Svizzera, Germania, Regno Unito, Benelux, Austria, Stati Uniti e Paesi scandinavi) ed il restante 40% è stato assorbito dal mercato italiano (con punte massime in Lombardia e Lazio). Ancora più evidente il successo del Rosso di Montepulciano Doc, che con 2 milioni e 140.000 bottiglie ha registrato un incremento del 40% rispetto al '99, raddoppiando nel giro di due anni le sue vendite. In questo caso l'export ha inciso per il 40%. A fornire questi dati, visibilmente soddisfatto, è stato il presidente del Consorzio, Alamanno Contucci, all'"Anteprima" del Nobile, che ha visto riuniti a Montepulciano circa ottanta giornalisti di testate enogastronomiche di tutti i Paesi del mondo ed operatori del settore (ristoratori, enotecari, agenti e distributori italiani ed esteri).
"Un successo, quello dei nostri vini - ha detto dal palco del Teatro Poliziano, espressamente trasformato in una suggestiva sala degustazione - che ci ripaga di anni di lavoro dedicati al miglioramento della nostra vitivinicoltura, avendo sempre come obiettivo il raggiungimento della massima qualità dei prodotti".
Obiettivo pienamente centrato perché oggi il Nobile di Montepulciano rappresenta una delle realtà più importanti dell'enologia italiana, con vini degni di competere con la migliore produzione mondiale. Attualmente, la superficie vitata iscritta a Vino Nobile supera di poco i 1000 ettari (più 250 del Rosso di Montepulciano), che saliranno a 1200 nell'immediato futuro, in massima parte appartenenti ad aziende associate (204 iscritti, di cui 52 imbottigliatori).
"Naturalmente il nostro scopo è di andare avanti su questa strada - ha spiegato Contucci - continuando nello studio e nel miglioramento varietale dei vitigni autoctoni, non solo del Prugnolo gentile, per il quale sono già stati omologati tre nuovi cloni, ma anche del Canaiolo e del Colorino. Ritengo che esistano ancora grandi spazi per migliorare le produzioni; basterà lavorare seriamente, come abbiamo fatto finora. Inoltre, noi produttori di Montepulciano diciamo no alle produzioni transgeniche e ad ogni tipo di manipolizzazione della vite che può riservare grossi rischi".
Protagonisti della giornata sono stati naturalmente i vini, sia quelli della vendemmia 2000 (un'anteprima di quelli che diventeranno tra due anni Nobile) sia quelli della vendemmia 1998, che stanno uscendo adesso sul mercato. Dei primi sono stati proposti sei campioni rappresentativi delle varie zone di produzione, le cui caratteristiche sono state illustrate dagli enologi delle rispettive aziende produttrici, mentre tutte e 24 le aziende aderenti all'iniziativa hanno presentato il proprio Vino Nobile '98. La vendemmia 2000 ha fruttato oltre 45.000 ettolitri di Nobile, 14.000 di Rosso e 54 di Vinsanto. Com'è tradizione dell'"Anteprima", nessuna "stella" o altra indicazione per identificare la qualità generale della produzione è stata assegnata all'annata, anche se la buona potenza e la grande eleganza espresse finora da questi vini fanno bene sperare per la loro maturazione futura.
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