"L'esplosione della moderna viticoltura adesso rischia anch'essa di semplificare troppo i territori come avviene con l'impianto di vigneti a scapito soprattutto degli oliveti": è questa una delle motivazioni che hanno spinto i Verdi della Toscana a chiedere oggi, in un convegno nazionale a Montalcino (che ha visto anche una comunicazione del Ministro per le Politiche Agricole Alfonso Pecoraro Scanio in videoconferenza), "la costituzione di un'autority regionale del paesaggio che consegni al mondo agricoolo, a quello ecologista ed a tecnici del paesaggio, la vigilanza sostanziale". I Verdi pensano insomnma "ad un soggetto collettivo (con sede a Montalcino) che abbia come capacità cogente quella di rimandare indietro per un secondo esame tutti quei provvedimenti di Regione, Province, Comuni ... che possano essere lesivi del paesaggio toscano". "Dunque, sviluppare la viticoltura toscana - concludono i Verdi - senza caricarla di orpelli burocratici variegati sul territorio e senza che il territorio stesso subisca una trasformazione a monocoltura ed una semplificazione della propria orografia".
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