Un brindisi al nuovo anno con un bicchiere di champagne a base di canna da zucchero: potrebbe accadere nei prossimi anni grazie alle nuove tecnologie, messe a punto da alcuni scienziati francesi per stabilizzare il succo della canna e renderlo così duttile a diversi usi. Un equipe di ricercatori hanno adottato la tecnica dell'ultrafiltrazione per risolvere i 2 maggiori problemi del succo di canna: la forte presenza di microbi ed i depositi di particelle.
La canna da zucchero è prodotta in ben 98 paesi e, per ora, il suo uso è limitato alla produzione di zucchero e rhum, anche se le sue potenzialità di utilizzo, una volta
superate le maggiori difficoltà, sono immense. L'ultrafiltrazione permette di stabilizzare il succo di canna e lo rende adatto ad ogni sorta di trasformazione: questa tecnica permette infatti di rispettare la qualità del succo e di facilitarne la trasformazione e la conservazione. Tradizionalmente, infatti, il succo di canna si conserva solo per qualche ora mentre con l'ultrafiltrazione può essere conservato per mesi, mantenendo il suo gusto inalterato.
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