02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

SASSICAIA OUTSIDER … MA IL BRUNELLO DI MONTALCINO TRIONFA NELLE GRANDI ASTE. I DUE ROSSI TOSCANI SUPERSTAR D'ITALIA DELLE QUOTAZIONI INTERNAZIONALI

Nelle più importanti aste internazionali, oltre che dal supertuscan per l'eccellenza, il Sassicaia - che, nel 2001, ha raggiunto il top per una magnum 1985, 5,2 milioni di lire ... anche se il formato per questo grande rosso sembra non contare tanto riesce a spuntare prezzi fuori dal comune - i "miracoli" sono arrivati anche dal "solito" Brunello di Montalcino, soprattutto dei migliori vignaioli. Lo storico rosso toscano - che il 15/16 febbraio con "Benvenuto Brunello" definirà il "rating" (in stelle, da una a cinque) dell'ultima vendemmia (quella del 2001) - nel 2001 ha avuto perfomances veramente da "blue chips": in termini assoluti, le tre migliori bottiglie sono state quelle della griffe per eccellenza, Biondi Santi, vendute a 1,2 milioni (Riserva 1945), a 920.000 lire (Riserva 1955) ed ancora a 850.000 lire (Riserva 1964); segue la terna dei Biondi Santi, un altro grande Brunello, la Riserva 1990 di Case Basse di Gianfranco Soldera a 656.000 lire, quindi un altro Biondi Santi Riserva 1946 a 517.000 lire, seguito da un Salvioni, piccolo-grande produttore di Montalcino, con un Brunello a 483.000 lire. Le migliori percentuali di crescita dei prezzi delle aste internazionali (da New York a Chicago, da Milano a Roma a Londra), battute da Christie's, Sotheby's, Finarte, Pandolfini, sono state invece per Castello Banfi Riserva Poggio all'Oro 1993 (+ 70%), un Brunello Riserva Poggio Antico 1988 (+ 50%), un Brunello Case Basse 1983 (+ 41%) ed un Brunello di Montalcino Biondi Santi 1971 (+ 41%).

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli