Via libera del Consiglio dei ministri dell'Unione Europea all'autorizzazione chiesta dall'Italia - ma anche dalla Francia - di concedere un aiuto nazionale alla distillazione di 4 milioni di ettolitri di eccedenze di
vino da tavola. La decisione è accompagnata da una dichiarazione della Commissione Europea che "si riserva la possibilità di presentare un ricorso alla Corte di giustizia dell'Ue per annullare il provvedimento del Consiglio". La decisione varata oggi autorizza i due paesi ad integrare il prezzo che l'Ue pagherà ai viticoltori italiani per la distillazione di crisi: ossia 8,2 milioni di euro di aiuti nazionali in aggiunta agli 80 provenienti dalle casse comunitarie. Ogni viticoltore italiano potrà quindi ottenere 2,12 euro per grado ettolitro portato agli alambicchi invece di 1,91 euro pagato dall'Ue.
Il via libera alla decisione è stata presa senza
discussione con un voto all'unanimità del Consiglio che ha fatto appello all'articolo 88 del Trattato Ue in base al quale un aiuto nazionale può essere considerato dai Quindici compatibile con il mercato comune europeo anche contro il parere della Commissione europea. In questo caso inoltre, il parere dell'Esecutivo Ue - che rischiava di essere negativo - non è stato richiesto. Sulla decisione si sono astenute Spagna, Svezia, Olanda,
Danimarca e Regno Unito.
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