Per il secondo anno consecutivo, cala l'export dei vini e spiriti di Francia: stando ai dati dell'associazione degli esportatori di vini e spiriti (Fevs), dopo il -0,4% registrato nel 2000, lo scorso anno l'export è sceso del 2,1% a 7,3 miliardi di euro. Nel 2001, però, i vini si sono comportati meglio che nell'anno precedente: l'export è sceso solo del 2,3% a 5,3 miliardi di euro (contro il -5% del 2000), nonostante il calo del 12,3% a quota 1,37 miliardi di euro (-4,4% in volume) registrato dagli champagne. Sono stati gli spiriti, invece, a spingere verso il basso le esportazioni: le vendite all'estero di alcool (esclusi i vini) hanno infatti perso l'1,8% in valore
(a 1,96 miliardi di euro) e l'11% in volume.
"La situazione non è così catastrofica come a volte si
sente dire - afferma il presidente dell'Fevs, Bertrand Devillard - Ma dobbiamo reagire per invertire la tendenza, restaurando la competitività dell'offerta francese di vini". A pesare sull'andamento dei vini francesi è stata anche la concorrenza dei prodotti del Nuovo Mondo, che hanno fatto perdere ai vini d'Oltralpe quote di mercato in Gran Bretagna, Usa e Nord Europa.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025