Un servizio del Tg2 e un articolo del Corriere della Sera hanno ripercorso, nei giorni scorsi, la vicenda dello scandalo al metanolo, che causò la morte di 19 persone e la perdita della vista a decine di ignari consumatori. Fu un colpo d’immagine durissimo per tutto il mondo del vino italiano, l’export crollò nel giro di poche settimane.
La trasmissione del Tg2 ha evidenziato che le vittime di quella truffa, rappresentate dall’Associazione Vittime del Metanolo, a vent’anni di distanza non sono mai state risarcite. Il caso era stato sollevato a marzo 2006 dalle Città del Vino, promotrice insieme a Fondazione Symbola e Coldiretti, del ventennale sul metanolo, l'evento/convegno “A 20 anni dal metanolo il rinascimento del vino italiano”, organizzata in 20 città del vino italiane.
La rete dei Comuni Doc (550 in Italia), contattata dall’Associazione Vittime del Metanolo si era fatta carico di rappresentare nelle sedi più opportune questo scandalo nazionale. Alla luce di questo grave e inspiegabile ritardo nel risarcimento - si legge nell’interrogazione parlamentare dell’on. Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola - “si chiede al Ministro delle Politiche Agricole e Forestali di conoscere quali iniziative politico istituzionale intenda immediatamente intraprendere per porre fine a questa grave situazione che da vent' anni nega alle vittime dello scandalo del metanolo di vedere riconosciuto il proprio diritto a un risarcimento che finora nei fatti gli è stato negato”.
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