02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

LA STORICA ENOTECA SOLCI DI MILANO CHIUDE I BATTENTI (IL LOCALE E’ STATO ACQUISTATO DALLA MULTINAZIONALE GIAPPONESE NIKKOSHOEJ). UNA CHIUSURA CHE FA RIFLETTERE SUL CONCETTO DI “ENOTECA”, CHE FORSE HA BISOGNO DI RINNOVARSI

La storica e prestigiosa enoteca dei Fratelli Solci di Milano chiude i battenti: il fatto di per sé non sarebbe particolarmente clamoroso, ma a ben guardare invita ad una seria riflessione sul concetto stesso di enoteca, che, probabilmente richiede dei cambiamenti. Se, infatti, uno dei locali di riferimento della capitale lombarda si trova costretto a cessare la propria attività, significa che l’enoteca, classicamente intesa, ha esaurito la sua forza propulsiva come punto vendita per eccellenza dei vini.
La concorrenza non sol dei “wine bar”, luoghi meno “formali” e più immediatamente destinati allo smercio, ma anche, e soprattutto, la concorrenza della grande distribuzione, che sempre più spesso si è dotata di vere e proprie “sezioni” dedicate alla vendita dei vini, organizzate e magari “spiegate” da sommelier, sta progressivamente relegando l’enoteca classica ad un ruolo di comprimariato, fatta eccezione per quei locali che hanno saputo diversificare l’offerta (con vendita anche di prodotti dell’alta gastronomia, o accessoristica per il vino in senso lato ...) e costruirsi una portafoglio clienti che comprendesse per esempio ristoranti e non solo appassionati.
Aperta nella capitale lombarda nel 1938 da Cesare Solci che, per primo, istituì a Milano un punto di riferimento per chi coltivava la passione del buon bere, vendendo, accanto ai vini tradizionali, anche etichette pregiate provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, ha continuato la sua attività fino ad oggi per merito dei figli Piero e Angelo, che, in questi giorni, hanno venduto il marchio e lo storico locale di via Morosini alla multinazionale giapponese Nikkoshoej, che ne farà un centro commerciale, con ristorante di cucina tipica giapponese. I fratelli Solci, però, non si ritirano dall'attività: con i soldi incassati (si parla di 4-5 milioni di euro) riapriranno un altro locale tra un anno (non si sa ancora di che genere). Piero e Angelo, grazie alla loro formazione - perito agrario ed enologo - producevano anche due spumanti Metodo Classico il Solci’s Brut e il Solci’s Rosè, da uve Chardonnay e Pinot Noir, provenienti dall’Oltrepo Pavese e dall’Alto Adige.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli