La 500 Miglia di Indianapolis, la più famosa gara automobilistica degli Stati Uniti d’America, abbandona la benzina e riempie i serbatoi dei bolidi partecipanti con il bioetanolo. E’ la prima volta che le fuoriserie correranno con il nuovo carburante ottenuto da coltivazioni agricole. L’iniziativa testimonia l’interesse per le fonti energetiche alternative da parte degli Stati Uniti e Tony George, patron della corsa, ha ricevuto dalla National Farmers Union (il sindacato degli agricoltori statunitense) un riconoscimento come prima gara automobilistica mondiale a dotare le proprie vetture di bioetanolo puro, pensionando così, petrolio e derivati.
Una scommessa, quella di Tony George, che potrebbe rivelarsi di fondamentale importanza, non solo per le competizioni motoristiche, ma anche per l’intera produzione energetica del globo che soffre sempre più, di una costante mancanza di “oro nero” destinato prima o poi ad esaurirsi.
Mentre negli Stati Uniti è scoppiata la mania del bioetanolo, tanto che ed il Presidente George W. Bush lo ha indicato come unico vero sostituto del petrolio, incidendo molto sulla politica americana attuale, in Europa va avanti il progetto Bioethanol for Sustainable Transport (Best). Supportato dalla Commissione Europea oltre alla Cina e al Brasile, Best sta cercando di dimostrare le reali capacità del bioetanolo, proponendolo come fonte primaria di energia alternativa.
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