02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA: DAL 16 AL 17 MARZO, IL “PANFORTE E I DOLCI TIPICI SENESI” PROTAGONISTI A SIENA

Leggenda, storia e tradizioni, si alterneranno a dati della realtà economica e cifre di fatturati relativi al comparto dolciario senese nella “due giorni” (il 16 e 17 marzo) dell’Accademia Italiana della Cucina. Panforte, Cavallucci, Copate e Ricciarelli saranno al centro di un convegno con studiosi, docenti universitari, gastronomi ed appassionati di tradizioni: da Zeffiro Ciuffoletti, ordinario all’Università di Firenze al presidente dell’Accademia Italiana della Cucina Giuseppe Dell’Osso.
L’appuntamento senese sarà anche l’occasione per gustare pietanze da antiche ricette riproposte da cuochi senesi che stupiranno presentando primi piatti, ma anche secondi di selvaggina e cacciagione elaborati con salse a base di panforte, per arrivare alla proposta dei dolci tradizionali senesi rivisitati in chiave moderna.
E sarà anche l’occasione per vedere una partita dell’”Antico Gioco del Panforte”, presentata dalla Federazione italiana Gioco del Panforte di Pienza, tradizione ancora oggi molto radicata sul territorio che vede sfidarsi squadre di giocatori nel lancio di “panforti da tiro” sul piano in legno di un tavolo tradizionale toscano da cucina. Vince chi arriva più vicino al bordo senza far cadere il panforte. Quello regolamentare, per la gara di Pienza, è realizzato dalla ditta “Fiore”.
Dal convegno senese molte le curiosità: si scoprirà perché per colpa delle spezie usate per i loro dolci i senesi finirono nell’Inferno di Dante. Mentre apparirà chiaro come mai gli speziali preferissero lavorare spezie e miele per il Panforte invece che fare cerotti per i dolori delle articolazioni causati da mal venereo, usando rane e lombrichi terrestri lavati. Ma fra le “chicche” storiche che usciranno dal convegno si scoprirà anche come i marzapani, antenati dei Ricciarelli, fossero ricoperti di lamine d’oro se realizzati in versione preziosa da banchetto, le stesse lamine realizzate dai “battiloro” con cui si preparavano i fondi dorati delle tavole delle Madonne senesi e come ai primi del Novecento si scoprì quanto il Panforte fosse indicato per contrastare il mal di mare.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli