La madrina sarà la protagonista di tanti film, quella Carole Bouquet che, da qualche anno, ha intrapreso anche la missione di produrre un particolare passito nella splendida isola di Pantelleria (il suo nettare lo distribuisce, in esclusiva, la Meregalli). Ma gli attori principali saranno i vini siciliani, quelli delle migliori annate e delle aziende più blasonate, che hanno segnato in questi anni il rilancio dell’isola nel mondo, anche in termini di immagine. Il palcoscenico? Sarà “Sicilia en primeur”, dal 21 al 28 marzo, a Taormina.
L’importante evento, organizzato da AssoVini Sicilia, l’associazione che riunisce dal 1998 le maggiori imprese e rappresenta i grandi marchi enologici dell’isola, è interamente dedicato all’anteprima dei vini siciliani, ma quest’anno metterà in scena anche una degustazione delle ultime grandi annate. A differenza degli anni passati, “Sicilia en primeur” sarà anche caratterizzata dall’apertura al pubblico: il 25 e 26 marzo, nell’Hotel Diodoro di Taormina, gli enoappassionati e turisti potranno assaggiare i vini siciliani in commercio e conoscere personalmente i produttori in una mega degustazione (biglietto di ingresso: 25 euro, www.siciliaenprimeur.it).
Due eventi nell’evento: il primo, la degustazione dove sarà possibile seguire le promesse dell’ultima vendemmia, guidati da uno dei personaggi più autorevoli dell’enologia Ezio Rivella, ex presidente dell’Associazione internazionale degli enologi, e l’attribuzione del rating dell’annata 2006 (di sicuro a cinque stelle, ndr) del professor Attilio Scienza, ordinario di viticoltura al Dipartimento di Produzione Vegetale della Facoltà di Agraria di Milano ed uno dei massimi studiosi mondiali in ambito vitivinicolo.
“Sicilia En Primeur” punta quest’anno anche nell’affermazione di quel senso del luogo che caratterizza le produzioni dell’isola, mostrando il “nuovo territorio del vino”, l’Etna (le comunicazioni sul “terroir Etna” saranno degli enologi Salvatore Foti, su “La vitivinicoltura etnea: le radici del passato e l’enologia del futuro”, e di Lorenzo Landi, su “Unicità del sistema pedoclimatico dell’Etna”).
Ma “Sicilia en primeur” sarà anche un educational mirato ad un selezionato numero di giornalisti di tutto il mondo (la quattro-giorni ha in calendario visite guidate nelle aziende vitivinicole più innovative: due verso quelle che rappresentano il sistema produttivo del versante orientale dell’isola e altrettanti verso quelle del versante occidentale). E, nell’ottica dell’internazionalizzazione dell’impresa del vino di Sicilia, la rassegna 2007 si caratterizza per l’accordo strategico con Veronafiere, realtà economica votata all’internazionalizzazione e alla promozione del sistema delle piccole e medie imprese. Veronafiere è il primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia e tra i principali in Europa e promotore della più importante fiera del vino del mondo, Vinitaly.
Il presidente di Assovini Sicilia Lucio Tasca d’Almerita spiega a WineNews che “Sicilia en primeur” si prefigge “di far diventare il vino siciliano il miglior ambasciatore nel mondo delle eccellenze di questo territorio. La presenza dei media ci conferisce il ruolo di comunicare la cultura del vino, riconoscendo grande merito ai numerosi imprenditori innovatori, che hanno reso il loro impegno e la loro creatività, vera espressione di una passione siciliana tutta da degustare”.
La produzione di vini siciliani, nel 2006, ha superato i 160 milioni di bottiglie (1,2 milioni di ettolitri, +2,6% sul 2005). I vigneti sono per il 65% in collina, il 35% in pianura e il 5% in montagna. La produzione di Igt e Doc è di 1.461.000 ettolitri.
La curiosità - Nasce “Centopassi”, dai vigneti confiscati alla mafia
C’è un’azienda davvero speciale in Sicilia (di cui WineNews ha già ampliamente scritto), la Placido Rizzotto/Libera Terra. E’ stata creata nel 2001 da un gruppo di giovani siciliani ed è gestita in forma cooperativa delle terre confiscate alla mafia. Ha 42 ettari di vigneto (che arrivano anche ad 800 metri di altitudine), progressivamente reimpiantati con l’obiettivo di costruire un’azienda vinicola vera, impegnata a produrre il meglio possibile dalla terra di Sicilia.
“Lo abbiamo fatto - spiega a WineNews Gianluca Faraone, presidente Cooperativa Placido Rizzotto/Libera Terra - con il grande aiuto di esperti e, soprattutto, con un nostro costante impegno quotidiano, che adesso è arrivato ad un buon punto. Ora, a partire dalla vendemmia 2006, il nostro progetto prende sempre più corpo e nasce il marchio “Centopassi”, con una linea di prodotti, un bianco ed un rosso, a cui, nei prossimi anni, si aggiungeranno vini più ambiziosi”.
La cantina della Cooperativa Placido Rizzotto- Libera Terra è in fase di ultimazione proprio in questi mesi.
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