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I RUSSI STUDIANO I SISTEMI ITALIANI CONTRO L’ADULTERAZIONE DEI VINI: IL BELPAESE RICONOSCIUTO COME LEADER SUL FRONTE DELL’ANTISOFISTICAZIONE

I russi a scuola in Italia per studiare i sistemi antisofisticazione nel mondo del vino, riconoscendo al Belpaese un ruolo di leadership assoluta nella lotta contro l’adulterazione dei vini: la Suar - Unione degli Operatori Privati Russi del Mercato Alcolico, che raggruppa l’80% dei maggiori importatori della Federazione Russa - sarà in questi giorni in Italia per siglare un accordo con il Promex scpa, l’agenzia di internazionalizzazione, frutto della collaborazione tra la Fiera di Roma e la Camera di Commercio e Sviluppo Lazio.

L’accordo ha l’obiettivo di creare un forum permanente tra gli enti dei due Stati preposti al controllo della qualità e delle genuinità. In Russia negli ultimi anni è stato infatti registrato un preoccupante incremento di vini adulterati, piaga che ha provocato anche un rilevante numero di vittime. La normativa e i controlli italiani sono quindi apparsi come un ottimo modello da adottare in tempi brevi.

Da qui l’esigenza di ufficializzare l’accordo con un documento che sancisca la collaborazione in questo senso dei due Paesi, con una particolare attenzione per le Dogane e il sistema di monitoraggio antifalsificazione italiano, denominato Falstaff, che è internazionalmente riconosciuto come uno dei più validi. A siglare l’accordo saranno Federico d’Errico, direttore generale di Promex, e Osman D. Paragul’gov, presidente della Suar.

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