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DAI BANCHETTI LATINI ALLE DISSERTAZIONI ILLUMINISTE, LE DIECI FRASI PIÙ BELLE SUL VINO, CHE HA UN'ANIMA DOPPIA: È DIONISO, L’ISTINTO, NEGLI SLANCI ALTI DELLA LIRICA; È APOLLO, LA RAZIONALITÀ, QUANDO ILLUMINA LA MENTE DEL POETA

Italia
Dai banchetti alle dissertazioni ... Il vino è storia e cultura

Quale è la frase o citazione che descrive il vino e le sensazioni che da esso derivano? Al primo posto, domina incontrastata “In vino veritas”, la massima di Plinio il Vecchio, seguita dal proverbio “Ex vite vita”, “La vita è troppo breve per bere vini mediocri” di Johann Wolfgang Goethe, “Il vino è il canto della terra verso il cielo” dell’indimenticato Luigi Veronelli, “Non possono piacere a lungo né vivere i versi scritti dai bevitori d’acqua” di Quinto Orazio Flacco, al sesto posto la frase “Non ricordo il nome del luogo né quello della ragazza, ma il vino, mio Dio, era uno Chambertin” di Hillaire Belloc, “Il vino aggiunge un sorriso all’amicizia e una scintilla all’amore” dell’autore di “Cuore” Edmondo De Amicis, “Il vino è la parte intellettuale del pranzo” di Mary Renault, “Lascia all’erede ogni riposto avere, ma il vin della cantina, tu te lo devi bere” del poeta latino Marco Valerio Marziale, e a pari merito al decimo posto due massime del genio rinascimentale Leonardo Da Vinci “Et però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini boni” e “E’l vin sia temprato, poco e spesso. Non fuor di pasto, né a stomaco vuoto; Il vino consumato dallo imbraco, esso vino col bevitore si vendica”. Sono le risposte degli oltre 8.200 enonauti al sondaggio che www.winenews.it, uno dei siti d’informazione sul mondo del vino più consultati nel web, ha effettuato in collaborazione con Vinitaly (www.vinitaly.com) sul tema “Poeti, scrittori, cantori, nei secoli hanno dedicato la loro prosa al vino ed alcune delle loro frasi emozionano ancora oggi”.
Il rapporto tra vino e poesia è un legame intrinseco che si perde nella notte dei tempi ed è testimoniato dalle centinaia di citazioni celebri, in versi e in prosa, ispirate agli scrittori dal nettare di Dioniso. Il vino ha un anima doppia, incarna l’apollineo e il dionisiaco ed è per questo che attrae da millenni poeti e prosatori: è Dioniso, l’istinto, negli slanci alti della lirica, nel canto ispirato da una bottiglia, nell’ebbrezza che fa partorire versi talvolta deliranti, ma diventa Apollo, la razionalità, quando illumina la mente dello scrittore. Il rapporto tra vino e scrittori risale agli albori della letteratura: già Omero lodava il nettare della vite e la considerava fonte di letizia e d’ispirazione per gli uomini; la lirica arcaica, con Saffo e Alceo, contribuì, più tardi a creare il mito del vino come strumento d’elezione dei poeti.
I risultati del sondaggio, lanciato da www.winenews.it, mostrano come nei gusti degli enoappassionati di oggi si rispecchi la cultura e il modo di interpretare la vita dei nostri antenati. Non poteva mancare, dunque “In vino veritas” (la verità sta nel vino), il celebre motto scritto da Plinio il Vecchio nella sua monumentale Naturalis Historia diventato tanto celebre da trasformarsi in proverbio; l’accostamento vino-vita esce da un bellissimo motto scelto da molti enonauti, “Ex vite vita”(La vita scaturisce dalla vite): la frase, purtroppo anonima, densa di forma e significato, sintetizza in tre brevi parole il pensiero condiviso da numerose culture nell’antichità: sappiamo, infatti, grazie ad alcuni documenti che sia nel pensiero ebraico, che in quello greco e, molto più tardi, nella cultura europea dell’Illuminismo, il vino veniva considerato prezioso per la salute e in particolar modo per il sangue, ed anche nella tradizione cristiana il vino ha un preciso significato sacrale. Al terzo posto, l’arguzia e il genio dell’inventore del Romanticismo tedesco Johann Wolfgang Goethe “La vita è troppo breve per bere vini mediocri”, mentre al quarto troviamo una perla di pura poesia del grande Luigi Veronelli “Il vino è il canto della terra verso il cielo”. Al quinto posto, la frase del poeta Orazio scelta dagli enoappassionati “Non possono piacere a lungo né vivere i versi scritti dai bevitori d’acqua”, che sintetizza con eleganza una grande verità: il vino è, da sempre, uno strumento d’elezione per artisti e poeti, una musa, una vera e propria fonte d’ispirazione. La poesia, si diceva in passato, rende immortale chi la scrive, ed il vino era il lasciapassare per questa immortalità.
Curiosa, ma forse neanche troppo, la frase votata dagli enoappassionati in sesta posizione, “Non ricordo la città, non ricordo la ragazza, ma il vino, mio Dio, era uno Chambertin” di Hillaire Belloch: un chiaro invito alla degustazione. Molti anche gli eno-romantici: “Il vino aggiunge un sorriso all’amicizia e una scintilla all’amore” di Edmondo De Amicis è la frase che guadagna il settimo posto: una spia che rivela l’importanza di cui viene investita questa bevanda nei rapporti sociali considerati essenziali per la nostra vita, l’amore e l’amicizia. Tiene ancora bene nell’immaginario collettivo il binomio vino-pasto: i tradizionalisti, tra gli enoappassionati, hanno votato “Il vino è la parte intellettuale del pranzo” di Mary Renault.
Non guasta in questo panorama di frasi profonde ed evocative la massima di Valerio Marziale selezionata da una notevole percentuale di enonauti: “Lascia all’erede ogni riposto avere, ma il vin della cantina, tu te lo devi bere”; tipica espressione del goliardico clima imperiale che si rivela attualissima anche ai giorni nostri! In decima posizione, troviamo il “genio” dell’Umanesimo italiano: Leonardo da Vinci. Chi meglio di un toscano, infatti, poteva dichiarare: “Et però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini boni” e “E’l vin sia temprato poco e spesso. Non fuor di pasto né a stomaco vuoto; il vino consumato dallo imbraco, esso vino col bevitore si vendica”.

Vino & letteratura - Le venti frasi più belle
1 - In vino veritas (la verità sta nel vino). (Plinio il Vecchio)
2 - Ex vite vita. (anonimo)
3 - La vita è troppo breve per bere vini mediocri. (Johann Wolfgang Goethe)
4 - Il vino è il canto della terra verso il cielo. (Luigi Veronelli)
5 - Non possono piacere a lungo né vivere i versi scritti dai bevitori d’acqua. (Quinto Orazio Flacco)
6 - Non ricordo il nome del luogo né quello della ragazza, ma il vino, mio Dio, era uno Chambertin. (Hillaire Belloc)
7 - Il vino aggiunge un sorriso all’amicizia e una scintilla all’amore. (Edmondo De Amicis)
8 - Il vino è la parte intellettuale del pranzo. (Mary Renault)
9 - Lascia all’erede ogni riposto avere, ma il vin della cantina, tu te lo devi bere. (Marco Valerio Marziale)
10 - Et però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini boni. (Leonardo da Vinci)
10 - E’l vin sia temprato, poco e spesso. Non fuor di pasto, né a stomaco vuoto; Il vino consumato dallo imbraco, esso vino col bevitore si vendica. (Leonardo da Vinci)
12 - Ma per le vie del borgo fra il ribollir dei tini va l’aspro odor dei vini l’animo a rallegrar. (“San Martino”, Giosuè Carducci)
13 - Se Dio avesse proibito il vino perché lo avrebbe fatto così buono. (Cardinale Richielieu)
14 - La forza sconvolgente del vino penetra l’uomo e nelle vene sparge e distribuisce l’ardore. (Lucrezio)
15 - Un pasto senza vino è come un giorno senza sole. (Jean Anthelme Brillant-Savarin)
16 - Se il vino sparisse dalla produzione umana, credo che si aprirebbe nella salute e nell’intelletto del pianeta, un vuoto, un’assenza, una mancanza molto più spaventosa di tutti gli eccessi e le deviazioni di cui si rende responsabile il vino. (Charles Baudelaire)
17 - Nunc vino pellite curas (ora cacciate col vino gli affanni). (Quinto Orazio Flacco)
18 - Il vino rende l’uomo sincero. (Alceo)
19 - In quale regno o secolo e sotto quale tacita/Congiunzione di astri, in che giorno segreto/Non segnato dal marmo, nacque la fortunata/E singolare idea d’inventare la gioia?/Con autunni dorati fu inventata. Ed il vino/Fluisce rosso lungo mille generazioni/Come il fiume del tempo e nell’arduo cammino/Ci fa dono di musica, di fuoco e di leoni./Nella notte del giubilo o nell’infausto giorno/Esalta l’allegria o attenua la paura,/E questo ditirambo nuovo che oggi gli canto/Lo intonarono un giorno l’arabo ed il persiano/Vino, insegnami come vedere la mia storia/Quasi fosse già fatta cenere di memoria. (“Sonetto del Vino”, Jorge Luis Borges)
20 - Non esiste il vino in sé, ma il vino nella vita, nel ricordo, nella fantasia ... Un vino bevuto, anche parecchi anni prima, in un momento in cui si era particolarmente felici, per esempio, innamorati e vicino alla persona amata, parrà sublime anche se è tutto il contrario: per distinguere, bisognerebbe non aver vissuto. (Mario Soldati).

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