Dopo i robot infermieri, commessi e guardiani, il Giappone prosegue sulla linea dell'innovazione e presenta l'ultimo ritrovato della robotica: il primo automa contadino che, grazie all'uso delle più moderne tecnologie è in grado di raccogliere i frutti distinguendo quelli maturi dagli acerbi, anche di notte o in condizioni di luce limitata.
L'innovativo prototipo, messo a punto dalla S.I. Seiko, azienda specializzata in sistemi d’automazione applicata all'agricoltura, è attualmente utilizzato in via sperimentale in un piantagione di fragole nella città di Matsuyama, nel Giappone centrale.
Il robot, il cui funzionamento automatizzato non richiede il minimo intervento umano, è formato da una batteria (1,7 per 2,2 metri) di speciali luci “Led' (diodo a emissione luminosa) montata su un carrello che si muove lungo la serra, fermandosi ogni 20 centimetri per scattare un’istantanea dei frutti: il computer interno analizza in tempo reale l’immagine, riconoscendo in base al colore le fragole mature e raccogliendole mediante un braccio meccanico. La macchina preleva solamente le fragole mature almeno all’80%, con una velocità media di 12 secondi per ogni frutto.
Dopo una fase sperimentale di tre anni, se i risultati saranno positivi il prototipo sarà lanciato sul mercato. “Ci sono ancora diversi aspetti da migliorare, tra tutti la velocità - dichiara il team di sviluppo - ma siamo fiduciosi che presto possa arrivare il giorno in cui un contadino potrà svegliarsi e trovare il raccolto”.
La ricerca robotica in Giappone ha da tempo puntato verso gli automi utili alle attività quotidiane, specialmente in campo lavorativo e assistenziale, tematica chiave in una società moderna sempre più caratterizzata dalla bassa natalità e dalla potenziale carenza di forza lavoro.
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