Possiamo davvero stare tranquilli: nonostante l’atmosfera d’allarme diffusa da Legambiente sullo stato di “salute” delle nostre verdure e della frutta, i dati sembrano confermare l’esatto contrario. Dall’annuale ricerca compiuta dall’Onr (Osservatorio Nazionale Residui), diffusi da Agrofarma, Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica, quasi il 90% del campione analizzato è risultato completamente senza residuo.
“I nuovi dati dell’Onr dimostrano - ha dichiarato Marco Rosso, direttore di Agrofarma - che i toni allarmistici usati da Legambiente sono fuori luogo, visto che la situazione è tranquilla e il trend è in ulteriore miglioramento. Agrofarma, per prima, è interessata alla sicurezza e qualità dei prodotti agricoli, ma proprio per questo motivo dobbiamo evitare che il prezioso rapporto di fiducia che l’agricoltura ha saputo costruire con i consumatori italiani sia messo inutilmente a rischio e con danno di tutti”.
Già dalle prime rilevazioni si evidenzia, infatti, un dato molto positivo: se i campioni senza alcuna traccia di residuo sono l’87,5%, quelli entro i limiti di legge l’8,9%e solo il 3,6% sopra la soglia di legge. La soglia di residuo considerato ammesso dalla legge è stabilita attraverso test e rigorose valutazioni scientifiche effettuate degli esperti dell’Autorità per la sicurezza alimentare Europea. Per cui vi è da escludere un pericolo per la salute dell’uomo anche se, per ipotesi, la totalità del campione presentasse tracce di agrofarmaci.
I dati Onr di quest’anno mostrano poi un ulteriore miglioramento rispetto a quelli del 2007, quando i campioni senza alcuna traccia di residuo erano il 59,6%, quelli entro i limiti di legge il 34% e il 6,4% sopra la soglia di legge.
“Questi dati, oltre a dirci che tutti noi consumatori possiamo stare tranquilli, ci indicano anche che la strada perseguita finora è quella giusta. Le aziende produttrici di agrofarmaci - ha dichiarato Luigi Radaelli, presidente di Agrofarma - stanno infatti investendo incessantemente in ricerca al fine di sviluppare agrofarmaci sempre più selettivi, sicuri e rispettosi dell’ambiente.
Allo stesso tempo l’attività di formazione di Agrofarma svolta a favore degli agricoltori ha consentito un uso degli agrofarmaci sempre più corretto e consapevole”.
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