La dinamica dei prezzi è in via di decelerazione: lo conferma l’indice nazionale Istat dei prezzi al consumo, passato, su base annua, da +3,8% di settembre 2008 a +3,5% di ottobre 2008. Un rallentamento si è verificato anche nel capitolo di spesa alimentare, con un incremento di +5,2% a fronte di +5,8% di settembre. Nonostante la decelerazione - sottolinea Confagricoltura - la dinamica dei prezzi del comparto alimentare si mantiene su livelli ancora troppo elevati, comprimendo la domanda dei consumatori.
Confagricoltura pone in evidenza come la crescita del pane è risultata ad ottobre del 6,0%, rispetto ad ottobre 2007, mentre la pasta di semola di grano duro è aumentata, nello stesso periodo, del 31,6%. Aumenti si registrano anche per le carni (+3,3%) e, soprattutto per latte, formaggi ed uova (+ 6,8 %).
All’origine, viceversa - rimarca Confagricoltura - i prezzi dei prodotti agricoli hanno presentato una flessione, tra ottobre 2008 ed ottobre 2007, del 6,8% (Indice Ismea): assai più marcata è stata la diminuzione per il frumento tenero (-32,7%), il frumento duro (-39,8%), l’olio di oliva (-13,5%), il vino (-12%) e la carne di pollame (-9,4%).
A mitigare la pesantezza dei mercati agricoli all’origine, si è registrato un aumento delle quotazioni del 3%, tra settembre ed ottobre del corrente anno, non sufficiente - ad avviso di Confagricoltura - a colmare la flessione tendenziale, né i cali congiunturali degli ultimi mesi: -2,5% settembre/agosto; -2,8% agosto/luglio; -6,5% luglio/giugno.
Le anticipazioni per il corrente mese di novembre, confermano – rileva l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - la criticità degli andamenti dei prezzi all’origine dei mercati agricoli soprattutto per i cereali, il vino, la carne ed i lattiero–caseari, mentre aumentano i costi di produzione (+9% a settembre 2008 su settembre 2007) e mancano gli interventi in tema di previdenza, fisco, assicurazioni, credito, semplificazione burocratica, energia.
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