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FONTE: ADNKRONOS - LA CRISI COLPISCE ANCHE I TAPPI DA VINO ... LA REGIONE SARDEGNA SCENDE IN CAMPO AL FIANCO DELLE PMI DEL SUGHERO

Gli effetti della crisi economica internazionale investono anche le imprese che producono il sughero, ed in particolare i tappi da vino. “Purtoppo non possiamo negarlo - spiega Nino Scampuddu, il responsabile delle relazioni esterne del sugherificio Peppino Molinas e Figli, il più importante della Sardegna e dell’Italia - la crisi dei consumi si avverte un po’ in ogni settore. Anche il consumo del vino ha subito una contrazione a livello globale. E se scende il consumo del vino scende anche la vendita dei tappi. Abbiamo metabolizzato il problema dei tappi alternativi e sapremo far fronte anche a questo uragano”. Per un sugherificio la produzione di tappi per vino rappresenta il 60-70% del business, la restante parte della materia prima va a finire nell’edilizia, come materiale isolante, e nell’artigianato.
Ma quantificare la crisi del settore è difficile: “innanzitutto - prosegue Scampuddu - la situazione globale è in evoluzione. Affermare con certezza se sia perso il 10, 20 %, è molto difficile. I conti si potrebbero fare a fine anno a conclusione della stagione dei tappi spumante. A differenza dei vini fermi, infatti, lo spumante italiano pare stia mantenendo un certo trend. Non vi sono cali particolari all’orizzonte. Bisognerà vedere a fine stagione”.
Fortunatamente le aziende di una certa dimensione riescono ancora a difendersi con una certa efficacia ed efficienza: “noi ad esempio - spiega Scampeddu - non vendiamo solo sul mercato nazionale e su quello europeo ma abbiamo sbocchi internazionali e intercontinentali, dall’Argentina al Cile fino al Sud Africa e l’Australia”.
Le piccole aziende, invece, quelle con meno di 15 dipendenti, hanno notevoli difficoltà. In Sardegna sono oltre 130, con una produzione che sfiora i 100.000 quintali annui, ed in Gallura rappresentano un elemento importante dell’economia locale. Ed è per questo che la Filca Cisl della Gallura ha denunciato “il disinteresse del mondo economico e politico verso il licenziamento di tanti lavoratori, che stanno perdendo, circondati da un silenzio assordante, il loro posto di lavoro”. “Cio’ che importante sottolineare - aggiunge Scampedddu - è che negli ultimi anni, per fronteggiare la concorrenza degli altri Paesi (in particolare Francia, Spagna e Nord Africa, ndr) tutti i sugherifici hanno operato investimenti importantissimi per migliorare la qualità del prodotto, con risultati eccellenti a livello di mercato. Se un gap c’era è stato colmato e superato”.
Un ruolo fondamentale, in questo senso, è stato svolto dalla Stazione sperimentale del sughero di Tempio Pausania che è culminato con l’ottenimento da parte della sughereta sperimentale di “Cusseddu-Miali-Parapinta”, primo esempio, a livello mondiale, della Certificazione Forestale del Forest Stewardship Council (Fsc) un’organizzazione internazionale senza fine di lucro fondata nel 1993 e il cui obiettivo è la promozione, la diffusione e la gestione delle risorse forestali e dei relativi territori.
La certificazione attesta il rispetto dei principali criteri per la gestione sostenibile delle foreste. La sughereta si estende per 67 ettari e il suo elemento caratterizzante è costituito dalla presenza di un bosco di sughera che copre circa il 70% della sua superficie. Si tratta di una sughereta praticamente pura, dove si inseriscono sporadicamente altre essenze arboree come la roverella e il frassino. L’area è suddivisa in 12 sezioni omogenee delimitate da confini naturali o artificiali, individuate in funzione dell’utilizzazione del soprassuolo e della copertura forestale. Gestita dalla Stazione Sperimentale del Sughero, l’azienda si estende nel comune di Tempio Pausania (Sassari) ed è delimitata dalla Strada Statale 127 Tempio - Olbia, dalla vecchia Strada Comunale Tempio - Nuchis, dalla strada vicinale “Caraddu” e dal fiume Parapinta. Nell’azienda vengono condotti programmi di sperimentazione sulla gestione multifunzionale delle sugherete, con particolare riguardo alla fustaia disetanea con rinnovazione naturale. Si effettuano inoltre studi sull’applicazione di metodologie per l’ottimizzazione della rinnovazione artificiale e l’analisi delle principali problematiche fitosanitarie. Sono particolarmente seguiti gli studi sul recupero delle sugherete percorse dagli incendi. A supporto dell’attività, sono stati realizzati un laboratorio ed una serra.
La Regione è scesa poi al fianco dei produttori con il progetto “Innovazione e Valorizzazione del sughero” che punta a sostenere le produzioni tradizionali quali il tappo in sughero naturale monopezzo e, allo stesso tempo, ha lo scopo di stimolare la collaborazione tra i soggetti operanti nel comparto del sughero per la risoluzione di tematiche comuni quelle legate alle produzioni innovative collegate con le attività di riciclo e alla realizzazione di nuovi prodotti.
La produzione e trasformazione del sughero trova impieghi per l’80% nel settore enologico, principalmente nella forma di tappi in sughero naturale intero, venduti alle più prestigiose cantine al mondo. I produttori di vini di qualità, nonostante la concorrenza dei tappi alternativi in silicone ed alluminio, preferiscono utilizzare tappi di sughero naturale per mantenere il prodotto a lungo senza deterioramenti o cessioni negative. Ciò non ha però limitato la concorrenza del tappo in materiale sintetico che rappresenta il concorrente più temibile e di cui il comparto sardo subisce gli effetti soprattutto per la larga disponibilità e i costi bassi del sintetico, e per una pubblicità aggressiva tendente ad evidenziare i difetti del sughero. Oltre ai tappi, dalle plance di sughero, si ricavano solette per l’industria calzaturiera, mentre gli agglomerati (sughero macinato ed aggregato con colle) vengono utilizzati nell’industria meccanica e come isolanti termoacustici nell’edilizia. Da citare, infine, i prodotti di artigianato artistico e le creazioni in sughero per l’abbigliamento e l’arredamento.
Le attività del progetto si articolano in due azioni: un’azione cluster, che ha lo scopo di stimolare la collaborazione tra le imprese operanti nel settore e di condurre azioni dimostrative (attività di ricerca e innovazione) i cui risultati saranno messi a disposizione di tutte le aziende del settore ed un’Azione Servizi innovativi, orientata all’adozione puntuale degli interventi di innovazione (sviluppo di nuovi prodotti, processi o mercati) presso ciascuna impresa partecipante all’azione cluster.

L’evento - Sardegna Ricerche - Seminario “Il sughero: una risorsa ambientale e produttiva fra tradizione ed innovazione”
Il Consorzio Zir di Tempio Pausania e Sardegna Ricerche hanno organizzato un seminario dal titolo “Il sughero: una risorsa ambientale e produttiva fra tradizione ed innovazione”.
Nel seminario le iniziative del Wwf per la salvaguardia delle foreste di sughere ed i riflessi di queste attività sui settori produttivi dei tappi in sughero utilizzati in enologia, e sulle possibili prospettive di crisi o di rivitalizzazione del comparto, fortemente radicato in Gallura, che rappresenta il 90% delle produzioni italiane e circa il 40% delle produzioni mondiali di tappi.
L’attenzione, inoltre, su una strategia congiunta che combini la valenza ambientale delle foreste di querce con il valore della produzione del sughero e le sue applicazioni tradizionali e innovative.

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